Cracovia , mercoledì, 27. luglio, 2016 18:08 (ACI Stampa).
Poco più di 200 metri sopra la Vistola, una collinetta che racchiude il senso stesso della nazione polacca. Il complesso del Wawel racchiude il Castello Reale e la Cattedrale dove sono sepolti i re ei santi della Polonia. Una storia che nasce nel medioevo, quando Cracovia era la capitale polacca.
Nell’antico polacco “Wawel” voleva dire “luogo asciutto sopra le paludi” e al nome è legata la leggenda del Drago che vive nella grotta su cui poggia la collina. Il drago dice la leggenda, era già vivo prima della fondazione della città. Oggi la caverna è un luogo di visita per i turisti. Al suo esterno, accanto alle rive della Vistola, si trova una statua di bronzo raffigurante il drago.
E sul Wawel c’è il museo diocesano dedicato a Papa Giovanni Paolo II e la Campana di Sigismondo la più grande della Polonia che chiama il popolo a raccolta.
Nel Castello tra le tante sale c’è la Sala Senatorska (dei Senatori), in questa sala che venne celebrato il matrimonio tra il re Sigismondo I e Bona Sforza nel 1518 e poi la Sala Poselska, con il maestoso soffitto a cassettoni tra cui spiccano trenta sculture che riproducono teste umane, scolpite nel 1540. Una storia lunga e ricca come quella della maestosa cattedrale, Santuario nazionale in cui tradizionalmente si sono celebrate le incoronazioni dei sovrani polacchi. È la chiesa madre dell'arcidiocesi di Cracovia.
Entrando al centro della Chiesa c'è la tomba di san Stanislao e ci sono le reliquie di Giovanni Paolo II che in questa chiesa disse la sua prima messa.