Città del Vaticano , mercoledì, 27. luglio, 2016 9:30 (ACI Stampa).
Una giornata speciale per la piccola famiglia della Pontificia Parrocchia di Sant’ Anna in Vaticano quella del 26 luglio, il giorno della festa liturgica della mamma della Madonna, la nonna di Gesù.
Due grandi celebrazioni affollatissime a mezzogiorno presieduta dal cardinale Angelo Comastri, vicario del Papa per la Città del Vaticano, che ha subito voluto pregare per padre Jacques Hamel barbaramente ucciso in Francia: “ Ci guarda dal cielo e ci benedice. L’amore vincerà”. Un grido di speranza che si è ripetuto nella omelia con la attenzione alla famiglia e al suo ruolo fondamentale. Dietro molti drammatici fatti di cronaca che spesso la mancanza di una famiglia forte e fedele, ed è proprio la icona di Anna a Gioacchino genitori di Maria che deve far riflettere.
Di Anna e Gioacchino però si sa poco, non ci sono nei Vangeli canonici, ma non c’è diocesi che non abbia una chiesa dedicata a Sant’ Anna. A ricordarlo nella celebrazione solenne vespertina è stato il Prefetto della Casa Pontificia e primicerio della Confrtarenita dei Palafrinieri originalmente titolare della chiesa. L’arcivescovo Gänswein nella sua omelia ha ricordato il ruolo dei nonni con le parole di Papa Francesco, sempre legato alla sua nonna, e di Papa Benedetto che parlando agli anziani volle ricordare la bellezza anche di questa part della vita.
I nonni sono sempre stati importanti nella Chiesa, non come nella società, ha detto l’ arcivescovo, immaginando la dolcezza di Anna che custodisce il nipote Gesù. E’ triste pensare. Ha detto, che in una società ubriacata di tecnologia, un bimbo preferisca il pc alla compagnia di un nonno.