Città del Vaticano , martedì, 19. luglio, 2016 18:00 (ACI Stampa).
Del bombardamento di Roma del 19 luglio 1943 ricordiamo soprattutto la foto di Papa Pio XII, a San Lorenzo, con le braccia allargate ad accogliere la folla che gli si era fatta intorno. Ma quella foto non fu scattata in quel fatidico 19 luglio, ma il 13 agosto. Perché Pio XII uscì due volte a portare conforto alla popolazione di Roma. E fu in quella seconda occasione che venne scattata la famosa foto.
Eppure, è quel 19 luglio che è rimasto più impresso nella memoria dei romani. Forse perché mai fino ad allora Roma era stata bombardata fino ad allora durante la guerra, sebbene un lancio di volantini il 17 luglio avesse fatto presagire il peggio. Più probabilmente perché la presenza del Papa tra la popolazione guariva le ferite di una città in cui non c’era più nessuna autorità, dato che Benito Mussolini era a Feltre per incontrare Adolf Hitler e il re era fuori sede.
La presenza del Papa in mezzo alla popolazione divenne così un balsamo consolante per i romani. Appena saputo del bombardamento, Pio XII si mosse con una macchina privata.
Fu un ininterrotto bagno di folla: i romani non volevano staccarsi da Pio XII “nemmeno quando il Papa - si legge nell’Osservatore Romano di quei giorni – riuscì a risalire sulla sua vettura senza riuscire ad impedire il continuo addensarsi da nuovi afflussi”. E così, l’auto finì danneggiata, il Papa dovette scendere, e dovette cambiare vettura.
Si ricorda tutto questo, nel 19 luglio. Ma Pio XII uscì due volte nelle strade di Roma. Uscì anche il 13 agosto, dopo un secondo bombardamento nella Capitale. Non solo. La foto si riferisce a un bagno di folla che avvenne invece a San Giovanni. Il Papa, in Mercedes nera, uscì appena vide cadere le bombe, e raggiunse Porta Maggiore e via Taranto, si fermò davanti alla chiesa dei Santi Fabiano e Venanzio, poi arrivò alla chiesa parrocchiale di Villa Fiorelli, e infine raggiuse San Giovanni.