Città del Vaticano , venerdì, 8. luglio, 2016 18:02 (ACI Stampa).
Papa Francesco esprime la sua vicinanza e assicura la sua preghiera a tutto il popolo argentino. Lo fa in una lettera inviata a Mons. Mosé María Arancedo, Presidente delle Conferenza Episcopale Argentina, in occasione del Bicentenario della Repubblica Argentina.
“Spero che questa celebrazione ci renderà più forti nel cammino intrapreso dai nostri antenati duecento anni fa”, scrive a Mons. Arancedo.
“In particolare – aggiunge Francesco – sono vicino a coloro che soffrono di più: i malati, coloro che vivono in povertà, i prigionieri, coloro che si sentono soli, senza lavoro, coloro che sono o sono state vittime di traffico di tratta di esseri umani e dello sfruttamento delle persone, bambini vittime di abusi e tanti giovani che soffrono il flagello della droga. Essi portano il peso di situazioni difficili”.
“Ma sono figli della Madre Patria”, afferma il Papa. E qui spiega il significato della parola Madre Patria e il senso di appartenenza ad essa: “Noi argentini usiamo un'espressione, audace e pittoresca allo stesso tempo, quando ci riferiamo a persone senza scrupoli, "egli è in grado di vendere la madre"; ma sappiamo e sentiamo profondamente nel cuore che la madre non è in vendita, non si può vendere la madre…e nemmeno la Patria”.
Il Papa rammenta i duecento anni della storia dell’Argentina, quella storia che ha portato al sogno di San Martín e Bolivar. E aggiunge: “Che il Signore la difenda da ogni tipo di colonizzazione”.