Città del Vaticano , giovedì, 30. giugno, 2016 10:55 (ACI Stampa).
Le opere concrete della misericordia. Sono il centro della riflessione della Catechesi del Papa del 30 giugno, l'ultima Udienza Giubilare prima della pausa estiva.
In una piazza San Pietro calda e piena di sole, il Papa commenta il Vangelo di Matteo che elenca le opere della misericordia:" La misericordia senza le opere è morta in se stessa, perchè ciò che la rende viva è il suo dinamismo ad andare incontro ai bisogni spituali e materiali degli altri. La misericordia ha occhi per vedere, orecchi per ascoltare, mani per risollevare …"
"La misericordia non è una parola astratta - rammenta il Papa - ma è uno stile di vita. Io scelgo di vivere come misericordioso o come non misericordioso. Una cosa è parlare di misericordia, un altra è vivere con misericordia".
La vita quotidiana ci permette di toccare con mano tante esigenze che riguardano le persone più povere e provate, ai cristiani viene richiesto di accorgersi di questo bisogno.
"Un'indifferenza - dice Francesco - che alla fine rende ipocriti e sfocia in una forma di letargo spirituale che rende insensibile l'animo e sterile la vita". E sottolinea: " Chi non vive per servire non serve per vivere".