Città del Vaticano , giovedì, 23. giugno, 2016 16:00 (ACI Stampa).
Le Olimpiadi di sa sono una grande opportunità per le nazioni che le ospitano, ma anche una sfida, specialmente se il paese ospite vive situazioni di degrado e turismo sessuale. E’ in casi come questo che entra in gioco l’impegno delle religiose della rete contro la tratta Thalita Kum.
L’obiettivo della campagna “Gioca a favore della vita” è quello di denunciare i casi che accadono magari di fronte agli occhi di coloro che saranno a Rio per le Olimpiadi. La campagna “Gioca a favore della vita” vuole responsabilizzare cittadinanza, stampa e agenzie di viaggio su un fenomeno che può essere prevenuto e contrastato.
Suor Gabriella Bottani, coordinatrice di "Thalita Kum" ha spiegato nella conferenza di lancio della campagna alla Radio Vaticana che ci saranno “26 gruppi della rete, presenti in 26 Stati del Brasile, e in modo speciale a Rio de Janeiro, con attività principalmente di prevenzione, di divulgazione di materiali prodotti per la campagna, ma anche con attività di tipo educativo rivolte soprattutto ai giovani e agli adolescenti, che sono i gruppi principali in situazioni di rischio di tratta. È un lavoro fatto in partenariato con diverse Chiese. Non solamente della Chiesa cattolica: è un lavoro di stampo ecumenico ma anche di collaborazione con le organizzazione governative preposte a un lavoro contro la tratta”.
Anche gli uffici governativi brasiliani, mettono a disposizione il numero telefonico gratuito, grazie al quale chiunque si troverà ad essere testimone o venga a conoscenza di casi di tratta o sfruttamento, potrà presentare denuncia anche in forma anonima.
La campagna era già stata messa in pratica durante i Mondiali di calcio del 2014, e il risultato era una crescite del 42% delle denunce.