Padova , venerdì, 24. giugno, 2016 13:00 (ACI Stampa).
Arte, bellezza, una buona cena e un clima fraterno di grande condivisione. Tutto ciò è stato riservato ai poveri, così come avrebbe voluto sant’Antonio.
E’ la cena della misericordia che si è svolta nel Chiostro del Noviziato della basilica del Santo di Padova. Non una cena di gala, ma una “Cena di Misericordia”. Un momento di condivisione fraterna con quanti si trovano nel bisogno.
Sono stati i frati francescani a servire ai tavoli imbanditi i commensali, invitati attraverso una rete di associazioni che offrono supporto alle persone in difficoltà: Comunità di S. Egidio, Pane dei poveri e le varie comunità dei Frati Minori Conventuali che hanno scelto di accogliere alcuni profughi. Erano circa cento persone.
Prima della cena, gli invitati hanno potuto “gustare” una visita al santuario antoniano, accolti dal saluto del rettore, padre Enzo Poiana, e guidati da padre Giuliano Abram, che attraverso le opere d’arte della basilica, in particolare degli altorilievi della Cappella dell’Arca, ha narrato i miracoli del Santo e la sua attenzione verso i poveri e quanti vivono situazioni di disagio.
Era la prima volta che veniva organizzata una cena nel chiostro, normalmente non accessibile al pubblico. Tra una portata e l’altra (il servizio è stato assicurato da una trentina di frati e chierici) un bel clima di dialogo fraterno tra gli invitati, le suore e i volontari che li hanno accompagnati e i frati che hanno aperto loro le porte.