Roma , martedì, 21. giugno, 2016 11:30 (ACI Stampa).
L'Ospedale Fatebenefratelli all'Isola Tiberina riceverà dalla Fondazione Internazionale Raoul Wallenberg, il titolo di “Casa di Vita” per ricordare il contributo del Nosocomio nel salvare decine di ebrei durante le persecuzioni naziste.
Patrocinano l'evento la Comunità ebraica di Roma e la Fondazione Museo della Shoah.
La cerimonia di svelamento della targa "Casa di Vita" si svolge nella Sala Assunta dell'Ospedale Fatebenefratelli all'Isola Tiberina, oggi alla presenza di due sopravvissuti Gabriele Sonnino e Luciana Tedesco e di un testimone, protagonista degli eventi ricordati - lo psichiatra ex-partigiano, già senatore e professore universitario - Adriano Ossicini, unico dei medici del Nosocomio di quegli anni ancora in vita.
Nel corso della cerimonia viene ricordata la figura del Prof. Giovanni Borromeo, che il 16 ottobre 1943, nascose decine di ebrei, scampati alla retata nazista, in un reparto del Nosocomio.
Per loro inventò una malattia infettiva estremamente pericolosa, cui diede il nome di Morbo di K, dove K stava ad indicare l'ufficiale tedesco Herbert Kappler o il generale tedesco Albert Kesselring. Le SS, temendo il contagio, non fecero mai irruzione nel reparto di isolamento.