Barcellona , lunedì, 20. giugno, 2016 12:00 (ACI Stampa).
Lo scorso 10 giugno si sono ricordati i 90 anni della morte del grande architetto e forse presto beato Antoni Gaudì. Catalano, modernista, innovatore, Guadì è il simbolo della città di Barcellona. Una città no facile da comprendere, con una storia fatta anche di violenza e che oggi raccoglie giovani di tutto il mondo non esattamente in cerca di misticismo.
Ma Gaudì affascina tutti. Ecco perché la nuova facoltà di arte della università cattolica è intitolata a lui, a questo simbolo dell’arte e del cristianesimo della città con opere come la Sagrada Familia come ci spiega monsignor David Abadias decano della Facoltà.
“In una città come Barcellona, la Sagrada Familia è un faro di cristianità e lo diventerà ancora di più quando sarà finita la torre centrale con la croce dalla quale partirà una luce e andrà verso le altre torri diventando una stella di luce, fantastico. E così il simbolo della città che è già oggi di giorno, lo diventerà anche di notte.
Il nome di Gaudì per la Facoltà lo abbiamo scelto anche per questo. Un cristiano laico, un cristiano convinto che diventa un maestro con la sua arte e che diventa un catecheta con l’arte, con l’architettura e la sua costruzione che è artistica, ma anche teologica e biblica.
Molti dei visitatori non riescono a capire tutto il simbolismo che stanno guardando, e questa è anche una sfida della nostra facoltà cioè formare delle guide che siano in grado di far leggere questo capolavoro, con una visione totale, cioè quella dell’arte, ma anche la simbologia, la teologia e la liturgia che è raccontata nella Sagrada Familia. Gaudì aveva proprio questa mentalità che è quella che noi vogliamo riproporre ai nostro studenti, una visione poliedrica di tutto che crea una tensione positiva. Insomma abbiamo preso il suo nome come modo giusto di essere legati alla città.