Città del Vaticano , martedì, 14. giugno, 2016 15:00 (ACI Stampa).
La Basilica della Natività a Betlemme riceve circa due milioni di visitatori ogni anno, ma fino al 2010 era difficile porter avviare dei lavori e non solo per motivi politici. Ma fu fatto il primo passo con un accordo tra le confessioni e lo Stato Palestinese.
Dopo che l’UNESCO l’ha inserita nel Patrimonio dell’ Umanità si è riusciti ad iniziare il lavoro di consolidamento. E ora il cantiere della basilica è anche un cantiere di educazione. A guidare i restauri è il Centro Piacenti che cura diverse opere internazionali.
Vera Baboun è il sindaco di Betlemme. Donna cristiana in una città difficile si spende per la gente e per il grandioso progetto del restauro della basilica della Natività. Non poteva mancare a Roma in occasione della giornata di presentazione dello stato del restauro alla comunità internazionale che si è svolta il 13 giugno.
“Il restauro della Natività- dice il sindaco ad ACI Stampa- è importante per l’identità, per i pellegrini e perché entrare nella basilica significa poter godere di tutto il grande patrimonio artistico e spirituale, e infine la parte artistica con la narrazione della fede cristiana. Tutto il mondo così è lì, in quelle opere.
Le 46 colonne ad esempio sono dipinte con immagini di Santi di ogni parte del mondo cristiano dell’epoca, da Oriente ed Occidente, da tutto il Mediterraneo, e così portano tutto il mondo insieme in un solo posto. E così restaurare queste colonne è uno dei nostri più importanti obiettivi.