Istanbul , lunedì, 13. giugno, 2016 18:00 (ACI Stampa).
Tre giorni in Turchia, per parlare con l’episcopato, consacrare il nuovo Vicario Apostolico di Istanbul e sostenere una Chiesa che ha vissuto in questi mesi il suo rinnovamento: questo ha fatto il Cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione delle Chiese Orientali. Ci sono due nuovi vicari apostolici, più il vescovo di Smirme Lorenzo Piretto, che verrà a Roma il prossimo 29 giugno a prendere dal Papa il pallio da vescovo metropolita.
Cosa ha fatto il Cardinal Sandri nel suo viaggio sul Bosforo? Appena arrivato, il Cardinale è andato nell’isola di Buyukada, dove c’è un ufficio della nunziatura apostolica. Lì c’è anche una Casa di accoglienza e spiritualità affidata alle Suore Missionarie Francescane Missionarie del Sacro Cuore, dove si tengono settimane di formazione e ritiri della Chiesa in Turchia. Lì il Cardinal Sandri ha celebrato messa, e con lui c’era anche una numerosa presenza di una delegazione dall’Italia per l’ordinazione del nuovo vicario apostolico di Istanbul, padre Ruben Tierrablanca. Poi, il Cardinale ha benedetto due statue, e si è fermato per un po’ nella comunità dei Frati Minori Conventuali, che reggono la Chiesa di Sant’Antonio.
L’11 giugno, il Cardinale ha assistito alla Divina Liturgia presieduta dal Patriarca Bartolomeo al Phanar. Era l’onomastico del Patriarca Bartolomeo, e alla celebrazione hanno partecipato anche i rappresentanti delle altre Chiese ortodosse. Da notare la presenza della Chiesa Ortodossa Russa, che tra l’altro oggi si riunisce in via straordinaria per decidere se partecipare o meno al Grande e Santo Concilio. Il Metropolita di Novgorod ha letto il messaggio del Patriarca Kirill. C’era anche la Chiesa Ortodossa Bulgara, che si è già sfilata dal Concilio Pan Ortodosso.
Quindi, l’ordinazione episcopale di Padre Ruben Tierrablanca, cui il Cardinal Sandri ha affidato la missione del dialogo e della pace: molti gli esponenti delle altre confessioni cristiane.
Quindi, il Cardinale Sandri ha trascorso domenica 12 giugno all’istituto per anziani Ma Maison, gestito dalle Piccole Sorelle dei Poveri, e ha celebrato con la comunità delle Religiose, diversi fedeli, e un folto gruppo di bambini e ragazzi iraqeni accolti come profughi a Istanbul e seguiti dai Salesiani.