Roma , mercoledì, 8. giugno, 2016 16:30 (ACI Stampa).
Quanto compiuto dall’Isis in Siria e in Iraq è genocidio ed è ora che anche l’Italia lo riconosca.
Quest’oggi Aiuto alla Chiesa che Soffre lancia un appello alle istituzioni italiane attraverso Il Foglio. Una intera pagina del quotidiano per richiamare la loro attenzione, affinché la questione diventi centrale nella discussione in Parlamento e nelle altre sedi rappresentative.
"Non possiamo indignarci oggi di fronte alle testimonianze della carneficina di Srebrenica, e contemporaneamente comportarci verso Siria ed Iraq con l’indifferenza che allora rese possibili i massacri nei Balcani", si legge nel testo a firma della sezione italiana di ACS.
Aiuto alla Chiesa che Soffre invita dunque l’Italia a chiamare con il proprio nome le atrocità commesse dai jihadisti contro le minoranze in Medio Oriente, nel solco delle recenti risoluzioni e mozioni approvate nel 2016 da Parlamento europeo, Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti d’America e Camera dei Comuni britannica.
In Iraq nel 2014 oltre 125mila cristiani, assieme a migliaia di appartenenti ad altre minoranze religiose, sono stati costretti da Isis ad abbandonare le proprie case. Restando a Mosul o nella Piana di Ninive, avrebbero avuto l’alternativa fra la morte e il ripudio della fede. Hanno deciso che è più importante la confessione religiosa e in una sola notte hanno lasciato le loro case. Non tutti però sono potuti fuggire. In centinaia hanno trovato la morte per mano dei jihadisti, come testimoniano i cadaveri ritrovati qualche settimana orsono in fosse comuni a Ramadi, Anbar e Tikrit.