Città del Vaticano , lunedì, 6. giugno, 2016 11:02 (ACI Stampa).
Le Beatitudini sono “la legge nuova. E’ la nuova legge del Signore per noi. Sono la guida di rotta, di itinerario, sono i navigatori della vita cristiana. Proprio qui vediamo, su questa strada, secondo le indicazioni di questo navigatore, possiamo andare avanti nella nostra vita cristiana”. Lo ha detto questa mattina Papa Francesco nel corso dell'omelia pronunciata nel corso della Messa quotidiana a Santa Marta.
Nel mirino del Papa - riferisce la Radio Vaticano - finisce ancora una volta la cupidigia che è “l’anti-legge, è il navigatore sbagliato. E’ curioso: questi sono i tre scalini che portano alla perdizione, così come queste Beatitudini sono gli scalini che portano avanti nella vita. E questi tre scalini che portano alla perdizione sono l’attaccamento alle ricchezze, perché non ho bisogno di nulla. La vanità, che tutti dicano bene di me: tutti parlano bene, mi sento importante, troppo incenso… e io credo di essere giusto – non come quello, come quello… E terzo, l’orgoglio che è la sazietà, le risate che chiudono il cuore”.
Tra tutte le Beatitudini il Papa conclude invitando a ragionare sulla caratteristica della mitezza. “La mitezza - conclude il Pontefice - è un modo di essere che ci avvicina tanto a Gesù. Invece, l’atteggiamento contrario sempre procura le inimicizie, le guerre e tante cose brutte che succedono. Ma la mitezza di cuore non è sciocchezza: è un’altra cosa. E’ la profondità nel capire la grandezza di Dio, e adorazione”.