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Due nuovi Santi, il Papa: “Sono rimasti intimamente uniti alla passione di Gesù”

I due nuovi santi del Giubileo, Stanislao di Gesù Maria e Maria Elisabetta Hesselblad |  | Daniel Ibanez, ACI Group
I due nuovi santi del Giubileo, Stanislao di Gesù Maria e Maria Elisabetta Hesselblad | Daniel Ibanez, ACI Group
I due nuovi santi del Giubileo, Stanislao di Gesù Maria e Maria Elisabetta Hesselblad |  | Olof Brandt
I due nuovi santi del Giubileo, Stanislao di Gesù Maria e Maria Elisabetta Hesselblad | Olof Brandt
Papa Francesco proclama due nuovi santi |  | CTV
Papa Francesco proclama due nuovi santi | CTV
Stanislao di Gesù e Maria |  | Daniel Ibanez, ACI Group
Stanislao di Gesù e Maria | Daniel Ibanez, ACI Group
I due nuovi santi del Giubileo, Stanislao di Gesù Maria e Maria Elisabetta Hesselblad |  | Alan Holdren, ACI Group
I due nuovi santi del Giubileo, Stanislao di Gesù Maria e Maria Elisabetta Hesselblad | Alan Holdren, ACI Group
Santa Maria Elisabetta Hesselblad |  | ACI Group
Santa Maria Elisabetta Hesselblad | ACI Group
Santa Maria Elisabetta Hesselblad |  | Daniel Ibanez, ACI Group
Santa Maria Elisabetta Hesselblad | Daniel Ibanez, ACI Group
Stanislao di Gesù e Maria  |  | ACI Group
Stanislao di Gesù e Maria | ACI Group
Papa Francesco, 5 giugno 2016 |  | CTV
Papa Francesco, 5 giugno 2016 | CTV
 5 giugno 2016 |  | Daniel Ibanez, ACI Group
5 giugno 2016 | Daniel Ibanez, ACI Group
Stanislao di Gesù Maria e Maria Elisabetta Hesselblad, sono rimasti intimamente uniti alla passione di Gesù e in loro si è manifestata la potenza della sua risurrezione”. Lo dice Papa Francesco alla Santa Messa dedicata alla Canonizzazione dei Beati Stanislao di Gesù Maria (Jan Papczyński),Fondatore della Congregazione dei Chierici Mariani dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, e Maria Elisabetta Hesselblad, Fondatrice dell’Ordine del Santissimo Salvatore di Santa Brigida.

Tanti i fedeli accorsi in Piazza San Pietro che hanno partecipato alla Messa di Canonizzazione di questi santi, diversi nelle loro vite e nei loro tempi, ma uniti per lo stesso infinito amore verso Gesù e Maria.

Papa Francesco commenta il Vangelo odierno: “La Parola di Dio che abbiamo ascoltato ci riconduce all’evento centrale della fede: la vittoria di Dio sul dolore e sulla morte. E’ il Vangelo della speranza che sgorga dal Mistero pasquale di Cristo. E’ una Parola che ci chiama a rimanere intimamente uniti alla passione del nostro Signore Gesù, perché si mostri in noi la potenza della sua risurrezione”. E in questo, il Pontefice, riconosce perfettamente la vita dei due nuovi santi.

Il Papa spiega i due miracoli che vengono raccontati nella Prima Lettura e nel Vangelo: “Due segni prodigiosi di risurrezione, il primo operato dal profeta Elia, il secondo da Gesù. In entrambi i casi, i morti sono giovanissimi figli di donne vedove, che vengono restituiti vivi alle loro madri”.

Riguardo al primo miracolo operato dal profeta, Francesco sottolinea la frase del profeta alla mamma che ha appena perso il suo bambino: “Dammi tuo figlio”. “Questa è una parola-chiave – dice il Papa - esprime l’atteggiamento di Dio di fronte alla nostra morte; non dice: “Tienitela, arrangiati!”, ma dice: “Dalla a me”. E Il Signora ascoltò il grido di Elia e di quella mamma, e il bambino riprese a vivere.

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Poi il Papa racconta il secondo miracolo raccontato nelle letture di oggi, quello di Gesù: “La tenerezza di Dio si rivela pienamente in Gesù. Lui provò grande compassione per quella vedova di Nain, in Galilea, la quale stava accompagnando alla sepoltura il suo unico figlio, ancora adolescente”. E qui Francesco si sofferma sulla frase di Gesù “Non piangere”, come se le stesse dicendo “Dammi tuo figlio”.

“Gesù chiede per sé la nostra morte – rammenta il Pontefice - per liberarcene e ridarci la vita. Infatti quel ragazzo si risvegliò come da un sonno profondo e ricominciò a parlare. E Gesù lo restituì a sua madre. Non è un mago! E’ la tenerezza di Dio incarnata, in Lui opera l’immensa compassione del Padre”.

Conclude quindi il Papa: “Anche con noi, peccatori, ad uno ad uno, Gesù non cessa di far risplendere la vittoria della grazia che dà vita. Dice, oggi e sempre,alla Madre Chiesa: “Dammi i tuoi figli”, che siamo tutti noi. Egli prende su di sé i nostri peccati, li toglie e ci restituisce vivi alla Chiesa stessa”.

Sullo sfondo della Basilica di San Pietro e della piazza le immagini dei due nuovi santi proclamati oggi da Francesco: “Figli della Chiesa, testimoni esemplari di questo mistero di risurrezione. Entrambi possono cantare in eterno, con le parole del Salmista: “Hai mutato il mio lamento in danza, Signore, mio Dio, ti renderò grazie per sempre”.