Città del Vaticano , mercoledì, 25. maggio, 2016 10:00 (ACI Stampa).
Una preoccupazione costante per i conflitti dimenticati. La risposta ai nuovi fenomeni del traffico di droga e del traffico degli esseri umani. Il focus sull’immigrazione. L’arcivescovo Paul Richard Gallagher, “ministro degli Esteri” vaticano, ha delineato le priorità delle Segreteria di Stato vaticana in un incontro di “aggiornamento” con la Fondazione Centesisum Annus Pro Pontifice lo scorso 14 maggio, concludendo così l’Assemblea annuale della Fondazione.
Cosa è la Santa Sede? Si tratta della Sede Apostolica, spiega l’arcivescovo Gallagher, riconosciuta come “un attore sovrano nelle relazioni internazionali” e che non va “confusa con lo Stato di Città del Vaticano, creato per dare alla Santa Sede la libertà di portare avanti il suo lavoro”. Lo scopo della Santa Sede è “di garantire la libertà dei pastori evangelizzare.” Non si tratta “di un servizio chiuso in se stesso, ma di un servizio per l’essere umano”.
Il lavoro della Santa Sede – ha proseguito il Segretario per i Rapporti con gli Stati vaticano – “non dipende da alcuna legislazione”, ma ha basi antropologiche, in quanto “riconosce i bisogni trascendentali che vanno oltre qualunque forma legale”.
La difesa della Dignità Umana è uno dei punti chiave dell’attività della Santa Sede. Tra i temi sviluppati nell’attività della Santa Sede, il diritto alla vita, alla famiglia, all’educazione dei bambini, al lavoro, alla libertà di coscienza, alla libertà religiosa e a una giustizia uguale per tutti.
Sono temi – spiega l’arcivescovo Gallagher – che “la Santa Sede ha sviluppato anche a livello internazionale”. A livello internazionale, le Nazioni Unite furono stabilite per delineare un impegno comune delle nazioni, e la Santa Sede riconosce questo impegno, tanto che i Papi cinque volte sono stati alle nazioni unite. “La pace tra le nazioni continua ad essere il cuore del lavoro della Santa Sede a livello internazionale”, dice Gallagher.