Cosenza , venerdì, 20. maggio, 2016 16:00 (ACI Stampa).
Oltre 14 mila fedeli sono previsti per la canonizzazione di don Francesco Maria Greco, in programma domani, 21 maggio, allo stadio San Vito di Cosenza. Un evento particolarmente importante per la comunità diocesana, che per la prima volta vede elevato agli onori degli altari un parroco. Il rito sarà presieduto, come al solito in tali occasioni, dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, che nell’impianto sportivo cosentino aveva già celebrato, il 14 settembre 2011, la beatificazione di suor Elena Aiello.
Don Francesco Maria Greco, nato ad Acri (Cs) nel 1857, e che nella cittadina alle pendici della Sila ha operato per oltre 40 anni, ha dato inizio all’istituto delle Suore Piccole Operaie dei Sacri Cuori, congregazione di rito sia latino che orientale, oggi presente in Italia, Argentina, Brasile, Stati Uniti e India.
Scopertosi chiamato al sacerdozio nella “Valle di Pompei”, durante il suo soggiorno di studi napoletani, don Greco nel periodo partenopeo conobbe figure di spicco della spiritualità locale come Caterina Volpicelli e Bartolo Longo.
Figlio del suo tempo, sentì forte la devozione per il Sacro Cuore di Gesù, peraltro diffusa prima da Pio IX e poi da Leone XIII che nell’anno 1899, con l’enciclica Annum Sacrum in riferimento al Giubileo del 1900, consacrava l’umanità al Cuore di Gesù.
È ad Acri, però, che si esprime il carisma del beato Greco. Qui opera con lo zelo del parroco attento ai bisogni degli ultimi e dei sofferenti. Figlio di una terra, quella calabra, che vive un grande degrado, soprattutto perché stretta nella morsa di una atavica povertà, il sacerdote, parroco di San Nicola, si impegnerà al servizio degli ultimi, dei poveri, dei più bisognosi.