Roma , sabato, 21. maggio, 2016 17:00 (ACI Stampa).
L’arte, in tutte le sue variegate forme, è ciò che deve essere promossa, tenendo conto delle diverse esperienze ed esigenze dei suoi fruitori, sempre più diversificati: adulti, bambini e ragazzi che richiedono iniziative mirate alle loro peculiari sensibilità. E’ questo l’impegno di Radici, l’associazione culturale senza scopo di lucro nata dall’idea di sette giovani studiosi provenienti da differenti percorsi di laurea ed esperienze di lavoro: quattro storici dell'arte, una filologa, una storica e un archeologo.
Uno è l’obiettivo di questa associazione in crescita: valorizzare il patrimonio storico-artistico dell'Italia, e in particolare di Roma e del Lazio, perché l’arte e la creatività sono la chiave per comprendere se stessi e il mondo.
Particolare interesse è dedicato al tema dell'inclusione, attraverso l'ideazione di percorsi accessibili alle persone con disabilità. Inclusione per Radici significa garantire l'accesso di tutti al patrimonio culturale, con attenzione alle persone non vedenti e ipovedenti, con disabilità motoria o intellettiva-relazionale. Le loro particolari sensibilità hanno consentito ai ragazzi di Radici di realizzare percorsi tattili, visite guidate inclusive e laboratori innovativi per la fruizione multisensoriale dell'opera d'arte.
Il logo di questa associazione dagli scopi nobili è una colonna contornata da alcuni germogli e radici. Federico, archeologo e membro dell’associazione, spiega il significato del logo ad ACI Stampa: “Il simbolo per eccellenza della cultura (una colonna di un tempio) della nostra città che sostiene un albero che germoglia. Le radici invece rimandano ai motivi figurativi di Klimt (e quindi l'arte contemporanea) e alle decorazioni dei pavimenti a mosaico delle domus romane (all'arte antica e all'archeologia). Siamo un po' il sottobosco intrecciato che permette al germoglio di fiorire”.
Cecilia, filologa, in un certo senso la fondatrice di Radici (sua è stata l’idea di creare questa associazione) spiega in un’intervista ad ACI Stampa: “La nostra associazione culturale si divide in tre macro settori: l’arte per i bambini, per i disabili e per tutti. Radici vuole promuovere l’arte e portarla ovunque. Proviamo a far arrivare l’arte anche dove magari per una serie di problematiche non arriverebbe. L’arte ha un linguaggio universale, non è una visione passiva, ma multisensoriale. Quindi tattile, olfattiva, visiva.”