Città del Vaticano , giovedì, 19. maggio, 2016 10:30 (ACI Stampa).
Saranno ospitate nelle sale della Pinacoteca dei Musei vaticani le icone più bella della Bielorussia, la Russia bianca. Una iniziativa nata da un incontro del Segretario di Stato cardinale Pietro Parolin con le autorità bielorusse nel marzo 2015. Immagini sacre, icone di vari secoli e le opere più rappresentative della tradizione artistica bielorussa.
La mostra sarà allestita fino al 25 luglio nel Salone Raffaello.
Il direttore dei Musei ha spiegato che “i rapporti culturali con le nazioni dell’Europa orientale, in particolare con quelle di confessione ortodossa, sono in cima ai desideri e ai progetti della Santa Sede”. E la Bielorussia è frontiera e congiunzione tra il mondo cattolico e quello ortodosso. L’idea della mostra è quella di e mostrare l’arte sacra di un’Europa che respira a due polmoni. I visitatori potranno vedere “come il cristianesimo d’Occidente sia simile e al tempo stesso diverso rispetto al Cristianesimo d’Oriente”.
In Bielorussia una parte consistente di icone e oggetti liturgici antichi è oggi raccolta nei musei statali, nonostante le chiese alle quali erano stati sottratti durante il regime sovietico siano riaperte da più di venti anni. Queste immagini di devozione potranno tornare nelle chiese? Il direttore dei Musei ricorda i problemi di sicurezza e ha spiegato che “anche in Italia si segue questo criterio. “E’ bene che le opere d’arte sacra si conservino nel luogo dove sono nate. Ma quando sono carenti le condizioni di sicurezza e di corretta conservazione, è giusto trasferirle nei musei”.
Le icone però non solo solo opere d’arte, ma “vivono” per la devozione dei fedeli che nelle chiese le baciano oltre che pregare davanti a loro.