Washington , giovedì, 19. maggio, 2016 9:00 (ACI Stampa).
Le suore che Papa Francesco ha sostenuto nella loro battaglia per l’obiezione di coscienza contro la riforma sanitaria di Obama hanno ottenuto una piccola vittoria alla Corte Suprema. Negli scorsi giorni, il parere unanime della Corte ha rimandato infatti il loro caso ai tribunali locali, che sono chiamati a riesaminarlo. Un passo avanti positivo per le Piccole Sorelle, che continuano a lottare.
In pratica, la Corte Suprema ha sottolineato che tutti i casi delle corti “più basse” sono nulli, chiedendo loro di riconsiderare le rivendicazioni delle Piccole Sorelle dei Poveri e di altre organizzazioni. Le suore avevano fatto causa sottolineando come l’Obamacare viola la loro libertà religiosa.
In cosa consisteva il ricorso delle Piccole Sorelle contro l’Affordable Care Act? La legge, che ha introdotto l’Obama Care, chiedeva ai datori di lavoro di fornire anche una assicurazione contro la contraccezione. Le istituzioni cattoliche potevano “obiettare” rendendo noto la loro posizione sul tema. Ma quanti venivano assicurati (negli USA, il servizio sanitario si basa sulle assicurazioni) potevano comunque chiedere la copertura.
Inaccettabili per le Sorelle dei Poveri, le quali hanno messo in luce che sarebbero state comunque complici nel fornire la contraccezione. E allora hanno denunciato il governo. La battaglia è ancora in corso. Nel luglio 2015, le Piccole Sorelle hanno perso un appello, perché la corte federale di Denver ha detto che il processo di notifica non le va a colpire in maniera inappropriata, e la loro sentenza si aggiungeva ad altre quattro di corti federali che hanno sostenuto l’Obama Care nel garantire accesso al controllo delle nascite gratuito per le donne.
Secondo l’Obama Care, i datori di lavoro con 50 o più impiegati full time devono offrire una copertura sanitaria oppure pagare una forte penale. Secondo la legge federale, l’assicurazione deve coprire i servizi preventivi, incluse tutte le forme di contraccezione approvate per le donne dalla Food and Drug Administration, l’agenzia Usa del Farmaco. Il piano di Obama rende esenti dalla copertura dei contraccettivi le istituzioni di culto (case, chiese e moschee), mentre le organizzazioni religiose possono fare un “compromesso” con il governo, sottolineando che non vogliono inserire il piano di contraccezione nella loro copertura sanitaria. Si tratta di una opzione che i giudici chiamano “opt out,” sulla base della quale hanno sempre respinto gli appelli di scuole, ospedali, istituti di ispirazione religiosa (non solo cattolici, ma anche battisti, metodisti, musulmani).