Città del Vaticano , mercoledì, 18. maggio, 2016 10:45 (ACI Stampa).
"Ignorare il povero è disprezzare Dio". Durante l'udienza generale del mercoledì, Papa Francesco rinnova il suo grido in favore dei poveri, in una riflessione tutta articolata su povertà e misericordia. Tantissimi i pellegrini presenti in Piazza San Pietro, in una mattinata tipicamente primaverile. Un pensiero del Papa, durante l'Udienza, è stato rivolto anche per San Giovanni Paolo II. ll Papa ha ricordato il suo compleanno, oggi, e si è unito alla Polonia. Una grande foto del Papa Santo era posta al centro del palco nella Piazza.
Il Papa nell'Udienza Generale commenta il Vangelo di Luca, la parabola di Lazzaro e dell'uomo ricco: "La vita di queste due persone sembra scorrere su binari paralleli: le loro condizioni di vita sono opposte e del tutto non comunicanti. Il portone di casa del ricco è sempre chiuso al povero, che giace lì fuori, cercando di mangiare qualche avanzo della mensa del ricco. Questi indossa vesti di lusso, mentre Lazzaro è coperto di piaghe; il ricco ogni giorno banchetta lautamente, mentre Lazzaro muore di fame. Solo i cani si prendono cura di lui".
Il Papa rammenta quindi l'insegnamento di Gsù: "Questa scena ricorda il duro rimprovero del Figlio dell’uomo nel giudizio finale: "Ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero nudo e non mi avete vestito".
"Lazzaro - indica Papa Francesco - rappresenta il grido silenzioso dei poveri di tutti i tempi e la contraddizione del mondo che le ricchezze sono nelle mani di pochi. Ignorare il povero è disprezzare Dio".
Francesco fa notare ai presenti un particolare della parabola: "Il ricco non ha il nome, ha solo l'aggettivo, mentre quello del povero è ripetuto 5 volte e Lazzaro signifca "Dio aiuta".