Città del Vaticano , giovedì, 12. maggio, 2016 9:00 (ACI Stampa).
In Italia e non solo il numero di minori stranieri non accompagnati che fuggono da situazioni di guerra, di disagio o ristrettezze economiche è in costante aumento. Lo denuncia il rapporto curato dal Gruppo Locale Treviso della Fondazione Centesimus Annus - Pro Pontifice, che oggi in Vaticano il convegno internazionale che si terrà fino al prossimo 14 maggio e dedicato al tema "L’iniziativa imprenditoriale nella lotta contro la povertà. Emergenza profughi, la nostra sfida".
L'arrivo in Italia non è il raggiungimento della sicurezza poichè molti minori cadono nella rete di organizzazioni criminali che li sfruttano per lavoro nero, prostituzione e mercato degli organi. In Europa la scomparsa di parte di loro si presenta come fenomeno trasversale, che avviene sia nel periodo di prima accoglienza sia in seguito al loro collocamento in un apposito centro. E i numeri secondo Europol sono pesanti. Nel 2015 in Svezia ne sono scomparsi 1000, nel 2010 nel Regno Unito si sono perse le tracce del 60% dei minori stranieri non accompagnati alloggiati in centri di accoglienza.
In Italia, secondo quanto riferisce il governo, al 31 dicembre 2015, i minori non accompagnati presenti erano 11.921. 6.135 di loro risultano irreperibili. Molti di questi minori vengono arruolati nel mondo della microcriminalità dove subiscono vari tipi di sfruttamento, in particolare a Roma e Milano.
L'Unione Europea sta lavorando per offrire una normativa organica al fenomeno e anche in Italia ad oggi non esiste una legge ad hoc. E' stato varato tuttavia un decreto, nell'agosto 2015, che
sancisce che il carattere di priorità del superiore interesse del minore costituisce criterio guida nell’applicazione delle misure di accoglienza.
Belgio, Cipro, Grecia, Irlanda, Italia, Spagna e Regno Unito hanno partecipato nel 2015 ad uno studio per affrontare l'emergenza. Si punta a lavorare sulla prevenzione della scomparsa, risposta delle Istituzioni alla scomparsa, approccio al minore scomparso che è ritornato e formazione degli operatori.