Città del Vaticano , lunedì, 2. maggio, 2016 15:00 (ACI Stampa).
“Montse, una ragazza dalla vita breve, che è però stata un autentico dono di Dio per coloro che la frequentarono e anche per quelli che l'hanno conosciuta dopo il suo dies natalis, il suo transito al cielo”. Così il Prelato dell'Opus Dei, Mons. Javier Echevarría, ha commentato il decreto sull'eroicità delle virtù di Montse Grases che il Papa ha firmato lo scorso 26 aprile.
María Montserrat Grases García o come tutti la conoscevano, Montse, era nata a Barcellona, il 10 luglio 1941 Seconda di nove figli, temperamento vivace e spontaneo, in famiglia assimilò le caratteristiche della sua personalità come la gioia, la semplicità, la generosità e la preoccupazione verso gli altri. Amava lo sport, la musica, le danze popolari della sua terra e partecipava spesso ad opere teatrali.
I suoi genitori le insegnarono a rivolgersi a Dio con fiducia e, man mano che cresceva, la aiutarono a lottare per vivere le virtù cristiane e a consolidare la sua vita spirituale. Nel 1954 cominciò a frequentare un centro dell'Opus Dei.
A sedici anni si rese conto che il Signore la chiamava a percorrere un cammino speciale nella Chiesa: dopo aver meditato, pregato e chiesto consiglio, chiede di essere ammessa nell'Opus Dei. Da quel momento si impegna con maggior decisione e costanza a cercare la santità nella vita quotidiana. Ma il Signore le chiedeva di più. Poco prima di compiere diciassette anni, le diagnosticano un cancro alla gamba sinistra. Nove mesi di malattia con dolori molto forti, che lei accettò con serenità e con fortezza. E nonostante questo la sua allegria rimane contagiosa, e il dolore diventa luogo di incontro con Gesù e con la Madonna. Una delle sue amiche afferma che, quando la vedeva pregare, palpava la sua intimità con Cristo. Cercò di portare a termine con delicatezza soprannaturale le sue occupazioni quotidiane, per amore di Dio e degli altri, e si propose di attrarre a Gesù le sue numerose amicizie.
Muore il 26 marzo 1959, Giovedì Santo. Nel 1962 l'arcivescovo di Barcellona Gregorio Modrego Casaus apre il processo per la beatificazione che si chiude il 26 marzo 1968. Negli anni successivi, l'itinerario della causa procede lentamente, a motivo dei cambiamenti della normativa delle cause di canonizzazione decisi dal beato Paolo VI e da san Giovanni Paolo II. La fama di santità di Montse però continua ad aumentare.