Città del Vaticano , domenica, 1. maggio, 2016 13:26 (ACI Stampa).
La missione dei militari? “Educare ad una cultura della pace, della concordia, della solidarietà e della carità”. Così l’ha definita il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, nell’omelia della Messa che ha concluso il Giubileo delle Forze Armate e delle Forze dell’Ordine. Tre giorni in cui i rappresentanti della sicurezza hanno riflettuto anche sul loro ruolo nella costruzione della pace.
Un ruolo sottolineato ad ACI Stampa dal vescovo Guimaraes, ordinario militare del Brasile, e ribadito da Papa Francesco nell’udienza giubilare straordinaria del 30 aprile che era piena di rappresentanti delle forze dell’ordine.
Presso l’Altare della Confessione della Basilica vaticana, il Segretario di Stato - riferisce Radio Vaticana - ha notato come “la pace è aspirazione insopprimibile del cuore umano”. E, rivolgendosi ai presenti, ha detto: “Voi siete meritoriamente coinvolti in prima persona nel creare, difendere e sostenere la pace in molte aree del mondo e avete chiara la consapevolezza degli ostacoli frapposti dagli egoismi e dalle violenze”.
Il Cardinale Parolin ha anche pregato per quanti sono “impegnati in missioni a difesa della giustizia e del ristabilimento della pace”, e auspicato che “il desiderio e l’impegno” di e per la pace “alberghi in ogni persona di buona volontà, in questo nostro mondo così travagliato da lotte che causano sofferenze, distruzioni e miseria, con un aumento di vittime e di profughi e tanta povertà materiale e spirituale”.