Città del Vaticano , martedì, 26. aprile, 2016 13:00 (ACI Stampa).
La vita del cardinale Jaime Lucas Ortega y Alamino, arcivescovo di San Cristóbal de la Habana non è stata davvero banale. E oggi ad 80 anni compiuti lascia il suo incarico di pastore. A sostituirlo sarà l’attuale arcivescovo di Camagüey, Juan de la Cardia Garcia Rodriguez.
Cambia tutto a Cuba che negli ultimi anni ha preso un ruolo geopolitco nuovo per volontà di Papa Francesco. Il cardinale Ortega, che ha ricevuto tre pontefici nella sua isola, ha in qualche modo portato a termine il suo compito, quello di aprire il mondo a Cuba e Cuba al mondo come gli aveva chiesto Giovanni Paolo II.
Un anno dopo la storica visita di Giovanni Paolo II il cardinale, di passaggio a Roma, in una intervista al mensile 30 Giorni tracciava il primo bilancio: “La preparazione della visita del Papa, che è durata un anno, ha creato nuove opportunità per la Chiesa, non solo in riferimento alla sua attività pastorale ma anche per quanto riguarda le relazioni necessarie da stabilire con le autorità del Paese per preparare la visita. Questo ha creato un tipo di relazioni più fluide.
La Chiesa nella sua attività missionaria ha espletato un gran lavoro di visite casa per casa per informare sulla persona e sul messaggio del Papa. È stata una vera missione porta a porta che ha coperto tutto il Paese. Prima della visita ci sono state anche celebrazioni pubbliche dell’eucarestia a L’Avana e in altre città. Si è avuto pertanto un miglioramento della possibilità per la Chiesa di farsi presente tra il popolo, nella società. Dopo la visita, questo processo è continuato. Non ci sono stati, cioè, passi indietro, c’è lo stesso spirito missionario, la creazione sempre crescente di luoghi di preghiera, di incontro, in case dove si riceve la catechesi, si prega insieme e si ricevono i sacramenti.
Ciò fa sì che molti luoghi dove non c’è una chiesa abbiamo la possibilità di costituire piccole comunità cristiane, di cinquanta-settanta persone, che si riuniscono e che conoscono la Parola di Dio. Questo spirito missionario è continuato, anzi si è ampliato dopo la visita. Ad agosto c’è stata la processione della patrona nella città di Santa Clara. A settembre, in occasione della festività della Vergine della Carità, ci sono state processioni a L’Avana e in altre città con una spontanea partecipazione popolare. In quella occasione mi è stata concessa anche l’opportunità di leggere un messaggio di un quarto d’ora a tutto il popolo cubano dalla radio di Stato”.