Strasburgo , martedì, 26. aprile, 2016 15:00 (ACI Stampa).
A Strasburgo, il viaggio del Papa a Lesbo è sulla bocca di tutti. Ne parlano, in molti, nell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa che si tiene tra il 19 e il 23 aprile. Lo citano tra i corridoi di quella sorta di piccolo anfiteatro appena fuori Strasburgo, che un po’ ospita il Parlamento, un po’ proprio l’Assemblea Parlamentare del Consiglio. Ma se l’impatto emozionale della visita del Papa è stato forte, qui si fa soprattutto politica. Una politica che la Santa Sede osserva, con attenzione. Cercando di comprendere dove va il mondo, ed eventualmente correggerlo nel senso del bene comune.
Osservatore del Consiglio d’Europa la Santa Sede lo è dagli anni Sessanta. È entrata come osservatore in un dipartimento del Consiglio, quello della Cultura, quando ancora non si era definito bene se era possibile o meno avere degli osservatori. Ed è stato il primo Stato non membro a farlo. Una presenza discreta, che però sta a testimoniare come da sempre la Chiesa creda nel progetto europeo.
A Bruxelles, la Santa Sede ha addirittura stabilito un nunzio presso l’Unione Europea, come se questa fosse già un organismo con una politica condivisa. A Strasburgo, invece, c’è un Osservatore Permanente al Consiglio d’Europa. Non fa molti discorsi, come capita agli Osservatori presso le agenzie delle Nazioni Unite. Ma informa sui temi in discussione la Segreteria di Stato, cerca di anticipare le discussioni. Dal 2006, poi, gli osservatori possono inviare un loro rappresentante ad osservare le riunioni delle delegazioni dei ministri.
Cosa fa la Santa Sede al Consiglio d’Europa? Contribuisce al progetto europeo, ricorda la centralità della persona umana da applicare nelle politiche pubbliche, contribuisce attivamente al dibattito, cercando di portare all’elaborazione di norme generali che stabiliscano un rispetto effettivo della persona umana.
Sempre più difficile. Il Consiglio d’Europa è un organo differente dal Parlamento europeo. Non vi rientrano solo gli Stati membri, ma anche quelli coinvolti a un titolo più largo nel progetto europeo. E i lavori del Consiglio sono osservati anche da un colosso come gli Stati Uniti. Per fare un esempio, tra i membri del Consiglio d’Europa c’è anche la Turchia, così come la Russia.