New York City, New York , lunedì, 25. aprile, 2016 9:00 (ACI Stampa).
La soluzione “due popoli, due Stati” per l’annoso conflitto israelo-palestinese potrebbe essere a rischio. È il grido di allarme lanciato dall’arcivescovo Bernardito Auza, Osservatore Permanente della Santa Sede presso la Sede ONU di New York.
L’arcivescovo ha parlato in un dibattito al Consiglio di Sicurezza lo scorso 18 aprile, tutto dedicato ai conflitti in Medio Oriente. E non ha mancato di esprimere le perplessità della Santa Sede sulla situazione nella Regione. Una situazione che lo stesso Papa Francesco segue con attenzione (si pensi alla preghiera per la Pace in Medio Oriente nei Giardini vaticani) e che la diplomazia della Santa Sede sperava di sviluppare anche attraverso l’accordo firmato con lo Stato Palestinese.
Tutti temi che aumentano la preoccupazione della Santa Sede che la soluzione dei due Stati “sia in pericolo di fallimento”, dato che i colloqui di pace “sono in stallo” e “la retorica infiammatoria, gli atti di terrore, le azioni unilaterali” metto a dura prova “gli sforzi per restaurare un dialogo significativo”.
Uno scenario “frustrante”, commenta l’Osservatore Permanente, che porta anche l’appello di Papa Francesco affinché “israeliani e palestinesi” considerino il bisogno di pace delle loro popolazioni. “Non c’è semplicemente altra strada”, afferma l’arcivescovo Auza.
“La Santa Sede – prosegue – crede fermamente che la soluzione dei due Stati fornisce la migliore possibilità di una soluzione pacifica”, e per questo “deve diventare una realtà, e non diventare meramente un sogno”.