Gerusalemme , martedì, 19. aprile, 2016 17:00 (ACI Stampa).
Terrasanta.net, la testata giornalistica on line dell'Edizioni Terra Santa, compie 10 anni. E festeggia con una nuova veste grafica questo traguardo, al servizio dell’informazione della terra per eccellenza dove si custodiscono le origini del cristianesimo.
Soprattutto si racconta della vita e della custodia della chiesa del Santo Sepolcro, una delle mete principali e irrinunciabili dei pellegrini che visitano la Terra Santa, insieme alla Basilica dell'Annunciazione di Nazaret e alla Basilica della Natività di Betlemme.
Ma, a differenza di queste ultime, il Santo Sepolcro è l'unico luogo della cui esistenza si possiedono prove archeologiche risalenti ad appena un centinaio d'anni dopo la morte di Gesù.
Terrasanta.net parla della quotidianità di questo normale ma strardinario convento. Ci sono dieci frati provenienti da Corea, Polonia, Malta, Brasile, Italia, Ghana e Israele. Hanno tra i 32 e i 60 anni e il loro convento funziona come qualsiasi altro: alla sua testa c’è un superiore, fra Noël Muscat; ad affiancarlo, un vicario e un economo. La preghiera si alterna alle attività pratiche, che qui sono intimamente legate alla basilica del Santo Sepolcro.
Anche in un posto cosi speciale la quotidianità prende il sopravvento: su terrasanta.net si racconta come nel convento ci siano dei lavori in corso, quindi gli operai passano con tutti i loro attrezzi, i calcinacci...
Il lavoro in corso è il restauro finanziato dall'offerta personale del re di Giordania Abdallah II. Il restauro è stato reso urgente dai problemi riscontrati alla struttura del luogo più venerato della Terra Santa: l’umidità del respiro delle migliaia di pellegrini che ogni giorno entrano nella piccola edicola memoria della Risurrezione (ma anche il fumo delle candele) stanno progressivamente alterando le malte, creando preoccupazioni per la stabilità.