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Un nuovo vicario apostolico per Istanbul

Padre Ruben Tierrablanca | Padre Ruben Tierrablanca, nuovo vicario apostolico di Istanbul | Daniel Ibanez / ACI Group Padre Ruben Tierrablanca | Padre Ruben Tierrablanca, nuovo vicario apostolico di Istanbul | Daniel Ibanez / ACI Group

È padre Ruben Tierrablanca il nuovo vicario apostolico di Istanbul. E la scelta del francescano, da anni ormai in Turchia, dove ha servito come parroco della parrocchia Santa Maria Draperis a Istanbul, è una scelta nel segno della continuità. Ma anche del dialogo interreligioso, dato che padre Tierrablanca ha costituito a Istanbul la Fraternità Internazionale di Istanbul per la promozione del dialogo ecumenico e religioso.

Di certo, padre Tierrablanca, messicano, era già il fidato numero di due del vicario Louis Pelatre, che ha lasciato per raggiunti limiti di età. Prende anche l'incarico di amiistratore apostolico dell'Esarcato per i fedeli di rito bizantino.

Messicano, classe 1952, frate minore dal 1977 e sacerdote dal 1978, già rettore della Pontificia Università Antonianum di Roma e Guardiano della curia generalizia della Capitale, è ad Istanbul dal 2003.

La nomina di padre Tierrablanca è una scelta nel segno della continuità. Intanto, la Santa Sede ha normalizzato le relazioni diplomatiche con Istanbul dopo le difficoltà seguita alle parole del Papa in ricordo del massacro degli armeni nel 2015. Con il nuovo vicario apostolico di Istanbul, e con il gesuita Paolo Bizzeti nominato alla fine dello scorso anno nuovo Vicario apostolico di Anatolia, è quasi completamente ricomposto il puzzle della Chiesa cattolica in Turchia.

Il vicariato apostolico è infatti una struttura ecclesiastica dipendente direttamente dalla Santa Sede. Una necessità, in una nazione dove essere cristiani è una sfida: ce ne sono circa 100 mila in Turchia, il 65 per cento di essi è armeno e i cattolici sono solo 25.000.

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Per terminare il puzzle, manca la nomina del nuovo nunzio apostolico in Turchia. L’arcivescovo Antonio Lucibello, che era ancora in carica ai tempi della crisi con il governo turco, ha lasciato l’incarico nel 2015, anche se il mese di rinuncia non è stato precisato. Era nunzio in Turchia dal 2005. La nomina del successore dovrebbe arrivare a breve, e alcuni sostengono che sia già pronta.