Lesbo , mercoledì, 13. aprile, 2016 13:00 (ACI Stampa).
Il Papa ha accolto l’invito del Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I e dell’arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia per visitare insieme l’isola greca che lo scorso anno ha visto sbarcare più della metà del milione di profughi della rotta balcanica.
Lesbo, isola mitologica, la più grande dell’arcipelago greco ad appena 60 km dalle coste turche, chiamata dai turchi il “giardino dell’impero” per la bellezza del paesaggio, la varietà delle coltivazioni, la ricchezza delle fonti termali, la suggestione delle piccole insenature. Ha ben 80.000 abitanti che si sono attivati tutti in una sovrumana gara di generosità, tanto da essere nominati per il Premio Nobel. Su quell’isola greca ognuno di loro aiuta i profughi in arrivo via mare dalla Turchia, sognando semplicemente una vita dignitosa, senza guerre, un futuro.
Papa Francesco visiterà Lesbo, questo importante punto di transito, sabato 16 Aprile, proprio per affrontare la situazione di emergenza dei rifugiati e la necessità di una solidarietà internazionale e non solo di chi vive in quei luoghi.
La Caritas Hellas, che opera a Lesbo da anni, dall’inizio di dicembre ad oggi, ha ospitato più di 5.000 persone e tuttora ne sostiene, anche con la distribuzione di sacchi a pelo, indumenti, prodotti per l’igiene e per i bambini, oltre 3.000.
Ma questi sono solo piccoli numeri rispetto a quelli della vera emergenza: secondo l’UNHCR (l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati) oltre alle 820.000 persone che sono entrate in Europa attraverso la Grecia nel 2015, più di 150.000 rifugiati e migranti sono arrivati in Grecia solo questi primi mesi del 2016, oltre la metà dei quali è arrivato direttamente a Lesbo. Più di 22.000 sono minori non accompagnati e sono bloccati in Grecia con un futuro incerto, potenzialmente soggetti a violenze e sfruttamento.