Città del Vaticano , sabato, 9. aprile, 2016 11:15 (ACI Stampa).
Dare in maniera generosa, dare il tuo, ma dare con gioia: nell’udienza giubilare straordinaria, Papa Francesco commenta il passo del Vangelo in cui Gesù invita a dare l’elemosina senza che “la destra sappia cosa fa la sinistra”. Papa Francesco ricorda che la parola elemosina deriva dal greco, e significa proprio misericordia. E invita i genitori ad educare i propri figli a dare l’elemosina con generosità, privandosi di qualcosa di loro.
“L’elemosina dice il Papa - dovrebbe portare con sé tutta la ricchezza della misericordia, e come la misericordia ha mille strade e mille modalità, così l’elemosina si esprime in tanti modi, per alleviare il disagio di quanti sono nel bisogno”.
La Bibbia – dice Papa Francesco – ha come “un ritornello” che invita a dare elemosina per i bisognosi, i poveri, gli stranieri gli orfani. “Dio vuole che il suo popolo guardi a questi fratelli nostri. Ma io dirò che sono proprio al centro del messaggio. Lodare Dio con il sacrificio è lodare Dio con l’elemosina”, afferma il Papa.
Continua il Pontefice che, insieme all’obbligo di ricordarsi dei fratelli, “viene data anche una indicazione preziosa: dai generosamente e mentre doni il tuo cuore non si rattristi. Ciò significa che la carità richiede un atteggiamento di gioia interiore. Offrire misericordia non può essere un peso o una noia da cui liberarci in fretta”.
Il Papa punta il dito con quanti “non danno l’elemosina pensando che ‘questo andrà a comprare vino per ubriacarsi’. Se lui si ubriaca è perché non ha un’altra strada. E tu cosa ne fai di nascosto, mentre nessuno vede? Tu sei giudice di quel povero uomo che ti chiede una moneta per un bicchiere di vino?”