Città del Vaticano , mercoledì, 6. aprile, 2016 16:00 (ACI Stampa).
Ottantasei scatti in bianco e nero e a colore realizzati dal fotografo Fabio Mantegna, raccontano “La vita di una guardia svizzera: uno scorcio privato”: questo il titolo della mostra fotografica esposta dal 2 aprile al 12 giugno ai Musei Vaticani.
Inaugurata il 1 aprile dal direttore dei musei vaticani Antonio Paolucci e dal comandante Christoph Graf, la mostra fotografica dedicata al Corpo della Guardia Svizzera Pontificia vuole essere un omaggio a chi è al servizio del Santo Padre giorno e notte da oltre 500 anni.
Inquadrature, dettagli inediti ma anche, e soprattutto, momenti privati della vita quotidiana di una guardia svizzera. Per soffermarsi così, di volta in volta, su diversi aspetti: il senso del dovere, l’evento istituzionale, ma anche il tempo libero, con attimi di spontaneità e gli sguardi orgogliosi.
Le Guardie Svizzere nacquero come esercito a difesa del Papa il 6 maggio 1527, durante il Sacco di Roma ed è l’esercito più piccolo al mondo.
“Non potevano che essere i Musei Vaticani ad ospitare una mostra che presenti il glorioso corpo della Guardia svizzera pontificia – afferma Antonio Paolucci– gli scatti artistici di Fabio Mantegna raccontano una storia nobile e antica, ma anche la bella giovinezza di un gruppo di ragazzi al servizio del Papa di Roma, orgogliosi e onorati del ruolo che rappresentano e del servizio al quale sono chiamati: il senso del dovere e l’umanità d’accenti si mescolano ai sogni, all’entusiasmo e alla speranze che hanno tutti i ragazzi del mondo a vent’anni”.