Città del Vaticano , martedì, 5. aprile, 2016 16:15 (ACI Stampa).
Non c’è ancora una data precisa, né un annuncio ufficiale da parte della Santa Sede. Ma uno dei venerdì della Misericordia di Papa Francesco dovrebbe essere dedicato ai migranti. Perché il Papa – probabilmente venerdì 15 aprile (ma alcuni sostengono anche il 14) – volerà a Lesbo, lì nell’isola greca che è diventata un punto focale nella crisi dei rifugiati in Grecia. L'invito è arrivato dal Sinodo della Chiesa ortodossa greca.
Un viaggio ecumenico, perché la Chiesa ortodossa greca ha invitato sia Papa Francesco, sia il Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I. E il motivo è anche politico: Bartolomeo I ha sede ha Istanbul, in Turchia. E proprio l’accordo tra Turchia e Unione Europea – con i primi traghetti di migranti respinti partiti proprio oggi dall’Isola di Lesbo – ha lasciato perplessi gli ufficiali vaticani, come dimostra una intervista a Radio Vaticana del Cardinal Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio del Migranti.
Papa Francesco – che pure all’Angelus della scorsa domenica ha fatto un forte appello per i migranti, e che ai migranti ha dedicato il suo primo viaggio da Papa, nell'isola di Lampedusa – ha ricevuto da tempo l’invito della Chiesa greca ortodossa a fare un gesto per l’isola. Da una parte, Padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, è prudente e sottolinea con ACI Stampa: “Non c’è nessuna decisione da comunicare, non c’è nessuna data stabilita. Non smentisco i contatti”.
Dall’altro, un comunicato del Sinodo della Chiesa di Grecia (la Chiesa ortodossa, che lì è Chiesa di Stato), diffuso via e-mail in lingua greca, ha riportato che “in risposta alle lettere inviate dal mese di marzo dal Santo Sinodo Permanente della Chiesa di Grecia alle istituzioni europee, al World Council of Churches, ai capi delle Chiese ortodosse e di altre Chiese, e a persone con alti poteri e influenza sociale”, il patriarca Girolamo II ha “ricevuto la notifica ufficiale da parte delle autorità competenti del Vaticano”.
Girolamo II - che guida la Chiesa greca dal 2008 - ha quindi comunicato al Sinodo il desiderio di Papa Francesco di visitare il Paese, con lo scopo di “dare un contributo” perché la comunità internazionale alzi l’attenzione sull’area, chiedendo “la cessazione immediata delle ostilità nel più ampio bacino del Mediterraneo e del Medio Oriente che influenzano fortemente le comunità cristiane”. Non solo: si vuole dare luce “all'emergere di un importante umanitaria il problema causato dai profughi disperati che cercano un futuro migliore nel continente europeo”.