Città del Vaticano , domenica, 19. aprile, 2015 12:25 (ACI Stampa).
"Rivolgo un accorato appello affinchè la comunità internazionale agisca con decisione e prontezza, onde evitare che simili tragedie abbiano a ripetersi". Così Papa Francesco al termine del Regina Coeli ha ricordato l'ennesima tragedia dell'immigrazione che si è consumata poche ore fa al largo delle coste libiche. Si temono 700 morti.
"Sono uomini e donne come noi - ha aggiunto il Pontefice - fratelli nostri che cercano una vita migliore, affamati, perseguitati, feriti, sfruttati, vittime di guerre, cercano una vita migliore, cercavano la felicità, vi invito a pregare in silenzio prima e poi tutti insieme per questi fratelli e sorelle".
Francesco ha poi ricordato l'avvio a Torino della "solenne ostensione della Sindone. Anche io, a Dio piacendo, mi recherò a venerarla il prossimo 21 giugno. Auspico che questo atto di venerazione ci aiuti tutti a trovare in Gesù il volto misericordioso di Dio, e a riconoscerlo nei volti dei fratelli, specialmente i più sofferenti".
In precedenza Papa Francesco aveva affrontato il tema della testimonianza cristiana. "Se il cristiano - si è domandato - si lascia prendere dalle comodità, dalla vanità, se diventa sordo e cieco alla domanda di risurrezione di tanti fratelli, come potrà comunicare Gesù vivo, la sua potenza liberatrice e la sua tenerezza infinita?".
Colui che deve dare testimonianza - ha spiegato Papa Bergoglio - "è uno che ha visto con occhio oggettivo, ma non indifferente. Ha visto e si è lasciato coinvolgere. Ricorda non solo perchè sa ricostruire in modo preciso i fatti accaduti, ma perchè quei fatti gli hanno parlato e lui ne ha colto il senso profondo. Allora il testimone racconta, non in maniera fredda e distaccata, ma come uno che si e’ lasciato mettere in questione, e da quel giorno ha cambiato vita. La Chiesa ha il compito di prolungare nel tempo questa missione; ogni battezzato è chiamato a testimoniare, con le parole e con la vita, che Gesù è risorto, che è vivo e presente in mezzo a noi. Tutti noi siamo chiamati a dare testimonianza che Gesù è vivo".