Città del Vaticano , domenica, 23. aprile, 2017 16:00 (ACI Stampa).
Il pellegrinaggio stazionale si conclude con la domenica in albis che chiude la ottava di Pasqua. I battezzato nelle notte di Pasqua deponevano le vesti bianche battesimali e iniziavano la vita da cristiani. Nella Basilica martiriale di san Pancrazio sulla via Aurelia si rinnovavano le promesse battesimali. Il giovane martire era già considerato "difensore" dei giuramenti e delle promesse. Questa chiesa è posta sul Gianicolo ed è dedicata all'invitto martire Pancrazio.
Nel cuore di Monteverde a Roma, poco fuori la porta Aurelia, la basilica martiriale paleocristiana, San Pancrazio è inserita in una vasta area funeraria all’aperto e insistente sulle gallerie di una interessante catacomba.
La basilica fu costruita per volere di papa Simmaco (498-514) sul luogo di sepoltura del famoso martire giovinetto, venerato come vendicatore e custode dei giuramenti.
Qui partecipa alla solenne cerimonia odierna la Pontificia Accademia Cultorum Martyrum che si unisce ai vari collegi ecclesiastici dell'Urbe e alle diverse associazioni giovanili dell'Azione Cattolica nell'ultima processione stazionale nella quale, in luogo delle invocazioni penitenziali, risuona festoso l'Alleluia cristiano per significare la festa del Signore.
La cerimonia odierna è ricordata già ai suoi tempi da San Gregorio di Tours, che racconta come i cittadini di Roma potevano accedere alla tomba del Martire Pancrazio qui nella sua basilica sul Gianicolo.