Managua , mercoledì, 16. aprile, 2025 10:00 (ACI Stampa).
Per il terzo anno consecutivo, le celebrazioni della Settimana Santa in Nicaragua potranno tenersi solo dentro le chiese. Non ci saranno processioni, atti penitenziali e via crucis all’aperto, perché il regime di Daniel Ortega – e di sua moglie Rosario Murillo – ha imposto restrizioni durissime all’esercizio pubblico del culto.
All’inizio della Quaresima, diverse chiese cattoliche hanno organizzato quelle che hanno chiamato “le prime via crucis interne”, perché dal 2023 il governo del Nicaragua ha proibito le processioni nelle strade. Tuttora, le attività religiose sono ancora limitate e si possono realizzare solo all’interno delle chiese, o nei giardini e nei chiostri dei templi.
Le restrizioni sono durissime, la polizia vigila costantemente sulle parrocchie, e per la Settimana Santa la Polizia Nazionale del Nicaragua andrà a dispiegare ben 14 mila effettivi sulle strade per controllare che i fedeli non si riuniscano in processione.
Secondo un rapporto redatto dall’investigatrice Martha Patricia Molina, intitolato “Nicaragua: una Chiesa perseguitata?”, durante il 2024 il regime ha proibito almeno 4.800 attivitià religiose nel Paese. Tra queste attività ci sono, appunto, importanti tradizioni religiose come le processioni di Quaresima e Settimana Santa, che formano parte integrante della cultura e della devozione del popolo nicaraguense.
Molina ha sottolineato che quest’anno la Polizia Nazionale ha cominciato a entrare nelle chiese cattoliche armata e in uniforme per intimidire i fedeli e il clero.