Città del Vaticano , martedì, 15. aprile, 2025 16:00 (ACI Stampa).
Oggi il percorso stazionale arriva a Santa Prisca sull' Aventino.
La parrocchia o “titulus” di S. Prisca viene menzionata per la prima volta nel Sinodo romano del 499, ma è solo intorno al 1100 che viene costruita una basilica tradizionale. Prima sembra che la parrocchia sia stata ospitata in un edificio romano. La chiesa medievale viene poi ricostruita nel XV secolo da Papa Callisto III e poi di nuovo nel XVIII secolo. La chiesa è ancora oggi una parrocchia.
Secondo la tradizione la chiesa è l'ultima stazione ordinaria della Quaresima che si svolge sul sacro colle dell'Aventino Secondo la tradizione fu un tempo la casa della Santa titolare abitata anche da Aquila e da Prisco, i due coniugi che ospitarono Pietro ed esposero la loro vita per salvare Paolo, quando era nel porto efesino in oriente.
Gli Acta Sanctorum narrano di una fanciulla tredicenne che fu messa in carcere sotto l'imperatore Claudio per essersi rifiutata di adorare la statua di Apollo. Poichè perseverava nella sua fede cristiana, venne fustigata e condannata alle belve nel Circo Massimo. Ma i leoni, anzichè divorarla, le si prostrarono ai piedi. Allora fu di nuovo messa in carcere, flagellata e gettata nel rogo. Ma anche le fiamme la lasciarono illesa. Infine la condussero al decimo milliario della Via Ostiense e la decapitarono.
Questo fatto è confermato nel rinvenimento di una casa romana avvenuto nel 1776 con dipinti e da altri monumenti cristiani.