Città del Vaticano , giovedì, 24. marzo, 2016 9:00 (ACI Stampa).
“Perché mi uccidete?” Sono queste le ultime parole di p. Vincent Machozi, sacerdote assunzionista ucciso nella notte di domenica 20 marzo nel villaggio di Vitungwe-Isale, a 15 km da Butembo nel Territorio di Beni (Provincia del Nord Kivu nell’est della Repubblica Democratica del Congo). Secondo quanto riferito a “la Croix” da p. Emmanuel Kahindo, Vicario Generale della Congregazione degli Assunzionisti (Agostiniani dell’Assunzione), egli stesso di nazionalità congolese “alcuni militari sono arrivati su dei veicoli verso mezzanotte, hanno abbattuto la porte e l’hanno ucciso sul posto”.
Così l’agenzia Fides racconta il più recente assassinio di un missionario.
Oggi nel mondo si prega per i missionari martiri. Sono ancora negli occhi di tutti i volti delle quattro suore Missionarie della Carità uccise in Yemen, e la lettera che una sopravvissuta suor Rio, ha scritto per il mondo: “Cinque giovani etiopi, di religione cristiana, hanno iniziato a correre in direzione delle suore per dire loro che membri dell’Isis avevano fatto irruzione ed erano lì per ucciderle. I cinque sono stati uccisi uno ad uno. I miliziani li hanno legati agli alberi, gli hanno sparato alla testa e poi gli hanno fracassato il cranio a colpi”.
Così inizia il racconto del momento del martirio che ricorda le passio dei primi martiri cristiani.Non sono i primi e non saranno gli ultimi. Ma oggi tutta la Chiesa prega e digiuna per loro.
La lista dei martiri del 2016 è sempre aggiornata dalla Agenzia Fides, organo di informazione delle Pontificie Opere Missionarie dal 1927.