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Note storiche, l' Accademia delle Belle Arti del Vaticano

Una storia legata al Pantheon

Il Pantheon |  | FB/ PA dei Virtuosi del Pantheon Il Pantheon | | FB/ PA dei Virtuosi del Pantheon

Una delle Accademia più antiche è quella dei" Virtuosi del Pantheon". Nasce come accademia delle Belle Arti ma sotto la denominazione di Congregazione o Compagnia di San Giuseppe di Terrasanta, per iniziativa del monaco cistercense Desiderio d'Adiutorio, e fu riconosciuta da Paolo III il 15 ottobre 1542.

Come riporta l' Annuario Pontificio, "fin dal 1543, anno dell'attività, i Virtuosi al Pantheon hanno annoverato i più importanti artisti che hanno lasciato a Roma tracce imperiture del loro ingegno".

Si tratta proprio di una accademia artistica e "fin dal XVIII secolo furono periodicamente allestite mostre sotto il pronao del Pantheon, in concomitanza con il 19 marzo, festa del Santo Patrono del Sodalizio; mostre che ebbero amplissima risonanza".

Nel 1833, per iniziativa del Reggente Giuseppe de Fabris e con l'approvazione di Gregorio XVI, fu eseguita la ricognizione della tomba di Raffaello. Il titolo di Pontificia fu concesso dal Beato Pio IX nel 1861 e quello di Accademia da Pio XI nel 1928.

Fu Giovanni Paolo II e dare alla Accademia un nuovo statuto nel 1995 con "lo scopo di favorire lo studio, l'esercizio ed il perfezionamento delle Lettere e Belle Arti, con particolare riguardo alla letteratura d'ispirazione cristiana e all'arte sacra in tutte le sue espressioni, e di promuovere l'elevazione spirituale degli artisti, in collegamento con il Pontificio Consiglio della Cultura".

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Tra le pubblicazioni da ricordare la storia del Sodalizio di cui sono usciti i primi cinque volumi dalle origini al 1877, e, dal 2000, degli Annali della 'Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon', giunti al XV numero, che, annualmente, raccolgono contributi critici, artistici, letterari e poetici di Accademici e di Corrispondenti esterni al Sodalizio.

"Gli Accademici Virtuosi sono scelti tra eminenti personalità di ogni nazione, giunte alla fama nell'esercizio della loro arte, note per retto sentire e morale operare. Gli Accademici Ordinari sono nominati dal Santo Padre e diventano Emeriti all'ottantesimo anno di età. Gli Accademici Virtuosi Ordinari sono in numero di cinquanta e si dividono in cinque Classi: Architetti, Pittori e Cineasti, Scultori, Studiosi e/o Cultori di discipline attinenti alle Arti e Musicisti, Poeti e Scrittori. Il Presidente è nominato dal Sommo Pontefice, rimane in carica cinque anni e può essere riconfermato. Il Presidente fa parte del Consiglio di Coordinamento fra Accademie Pontificie".