Cracovia , mercoledì, 23. marzo, 2016 12:00 (ACI Stampa).
Il primo pellegrino è stato Papa Francesco, che si è ufficialmente iscritto cliccando sul tablet all’Angelus dello scorso 26 luglio. Ed è l’unico pellegrino che proviene dallo Stato di Città del Vaticano. Contando il piccolo Stato pontificio, sono 177 i Paesi di provenienza dei partecipanti alla Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà a Cracovia dal 26 al 31 luglio.
E a Cracovia, nel quartier generale di via Kanonicza, proprio di fronte a quel numero 22 dove Giovanni Paolo II ha vissuto fino al 1969 (quando si registrò finalmente come residente all’arcivescovado di via Franciszkanska, 3), i preparativi fervono. “C’è molto movimento in giro”, dice Dorota Abdelmoula, portavoce della Giornata Mondiale della Gioventù.
E snocciola cifre: “Abbiamo 584 mila pellegrini finora registrati nella fase 1 di registrazioni, e le previsioni sono di arrivare alla fine ad una cifra di 2 milioni di pellegrini. I gruppi già confermati sono 6 mila, e di questi 288 sono italiani. Hanno confermato la loro partecipazione 700 vescovi, ma ne aspettiamo almeno 1000".
Dove alloggeranno i giovani? Spiega Dorota: "Abbiamo tutti avuto esperienza delle precedenti Giornate Mondiali della Gioventù, e ci siamo resi conto che il modo migliore di entrare in contatto con il Paese che ospita le GMG è che i pellegrini alloggino nelle famiglie. E così abbiamo chiesto alle famiglie di dare la loro disponibilità”.
Ad oggi, sono stati organizzati 300 mila posti per i pellegrini: 220 mila nelle famiglie, e i restanti nelle scuole, nelle grandi strutture. C’è anche bisogno di volontari. Nel Comitato organizzatore lavorano 80 giovani, e la metà di loro non proviene dalla Polonia. Quindici sono brasiliani, arrivati sull’onda dell’entusiasmo della Giornata Mondiale della Gioventù di Rio de Janeiro nel 2013.