Advertisement

Due opere d'arte che invitano alla contemplazione in mostra a Castelgandolfo per la Pasqua

Un dettaglio di una delle opere |  | Musei Vaticani Un dettaglio di una delle opere | | Musei Vaticani

Il Compianto sul Cristo morto di Giovanni Bellini,  e il Cristo morto sorretto da angeli di Giovanni Antonio Bazzi, detto il Sodoma, dalla Venerabile Arciconfraternita di Santa Maria dell’Orto di Roma sono esposti a Castelgandolfo nel Palazzo dei Papi.

I Musei Vaticani hanno curato l'esposizione nel tempo liturgico della Quaresima e della Pasqua, con due opere dedicate alla meditazione sul corpo esanime di Cristo.

Il Compianto sul Cristo morto di Giovanni Bellini, cimasa superstite dell’antica pala di San Francesco a Pesaro (1475 circa), fu trafugata dai francesi dopo il Trattato di Tolentino (1797) e restituita all’Italia grazie all’intermediazione di Antonio Canova. Collocata nella Pinacoteca Vaticana dal 1820, l’opera ha recentemente beneficiato di un accurato restauro condotto nei laboratori vaticani. Il dipinto commuove per il gesto struggente di Maria Maddalena che, nel silenzio del sepolcro, unge le ferite del Cristo con un intreccio di mani che sembra un sussurro d’eternità.

Il Cristo morto sorretto da angeli, dipinto dal Sodoma intorno al 1505, nella sua prima maturità artistica, dopo il periodo milanese e l’approdo stabile a Roma e poi a Siena. Opera di proprietà dell’Arciconfraternita romana e anch’essa restaurata in passato nei laboratori dei Musei Vaticani (1933–1934), rappresenta una meditazione dolente ma luminosa sul corpo di Cristo, sorretto con devozione da quattro angeli, in una composizione di grande eleganza e intensità emotiva. L’ingresso alla mostra, è incluso nel biglietto ordinario del Palazzo Papale di Castel Gandolfo. L’allestimento è stato pensato per offrire un’esperienza contemplativa, accompagnata da pannelli didattici bilingui.

 

Advertisement