Città del Vaticano , mercoledì, 2. aprile, 2025 16:10 (ACI Stampa).
Una omelia di ricordi quella del Cardinale Parolin Segretario di Stato Vaticano, per i 20 anni della morte di San Giovanni Paolo II. La celebrazione in San Pietro all'altare della Confessione alla presenza di molti ospiti illustri, tra cui il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni.
Parolin cita il componimento del Trittico Romano, meditazioni nella Cappella Sistina. La sua vita e la sua missione si è svolta in trasparenza di fronte allo sguardo di Dio, dice Parolin, perchè come diceva spesso Giovanni Paolo II Cristo svela l'uomo all' uomo.
Parolin ha ricordato un passo del testamento del Papa: " La Divina Provvidenza mi ha salvato in modo miracoloso dalla morte. Colui che è unico Signore della vita e della morte, Lui stesso mi ha prolungato questa vita, in un certo modo me l'ha donata di nuovo. Da questo momento essa ancora di più appartiene a Lui. Spero che Egli mi aiuterà a riconoscere fino a quando devo continuare questo servizio, al quale mi ha chiamato. Gli chiedo di volermi richiamare quando Egli stesso vorrà. Nella vita e nella morte apparteniamo al Signore, siamo del Signore".
E a proposito del Giubileo Parolin ricorda come "non possiamo dimenticare quel grande passaggio della Porta Santa fra due millenni, come pure l'invito del Santo Papa al termine del grande Giubileo perché la barca della Chiesa riprendesse il largo con fiducia nel mare del terzo millennio. Ci ripeteva le parole di Gesù a Simon Pietro, «Duc in altum, prendi il largo e gettate le reti per la pesca». E la risposta di Pietro, «Sulla tua parola getterò le reti». Le sue parole continuano a ispirarci e riecheggiano in quelle del suo successore Francesco anche oggi, anche in questo nuovo Giubileo. Esso ci vede Chiesa in uscita, navigatori in acque agitate, ma pur sempre pellegrini di speranza, alle sorgenti della misericordia e della grazia, guidati dal successore di Pietro e assistiti dallo Spirito Santo".
E il Concilio Vaticano II del quale era stato protagonista che "è stato per lui bussola di orientamento nel servizio pastorale universale, per la Chiesa e per l'umanità intera"