Città del Vaticano , lunedì, 24. marzo, 2025 12:30 (ACI Stampa).
Andrea Mantegna è uno di quegli artisti che viene subito associato ad uno dei suoi capolavori. In questo al Cristo morto, deposto che sfrutta una prospettiva impensata. Del resto l'artista vive in quella seconda metà del '400 che offre al mondo la più vasta scuola di arte del mondo.
Da qualche giorno un'opera che immagina in qualche modo gli attimi precedenti a quel Cristo morto, è arrivata a Roma da Pompei dove il tempo l'aveva dimenticata.
Un'opera eseguita alla fine del ’400 da Andrea Mantegna per la Basilica di San Domenico Maggiore a Napoli. Un'opera di cui si parlava molto, ma che è stata identificata come originale nel 2020.
Come l'opera sia arrivata a Pompei non è possibile per ora dire, ma sta di fatto che il Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei, aveva tra i suoi tesori questa tela. Tommaso Caputo, Arcivescovo Prelato di Pompei e Delegato pontificio del Santuario della Beata Vergine del Rosario, nell’ambito di un ampio progetto di riqualificazione del Santuario e dei suoi tesori artistici e
devozionali, ha permesso che il quadro venisse curato dai Musei Vaticani. I Musei hnno scelto Lorenza D’Alessandro e Giorgio Capriotti, che collaborano da decenni con le istituzioni vaticane e hanno lavorato in stretta sinergia con la Direzione dei Musei, il Reparto per l’Arte dei secoli XV-XVI, il Laboratorio di Restauro Dipinti e Materiali lignei e il Gabinetto di Ricerche Scientifiche.