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Domani la visita di Stato di Mattarella in Vaticano

Il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella |  | Presidenza della Repubblica Il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella | | Presidenza della Repubblica

Sarà una visita di Stato - e quindi rigorosamente protocollare - quella che domani mattina il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, renderà a Papa Francesco.

Il Capo dello Stato - accompagnato dal Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e dall'Ambasciatore presso la Santa Sede Daniele Mancini - sarà ricevuto nel Cortile di San Damaso dal Prefetto della Casa Pontificia Monsignor Georg Ganswein. Quindi sarà accompagnato, scortato da un drappello di Guardie Svizzere, verso la Biblioteca privata del Papa che lo accoglierà sulla soglia.

Prima dei discorsi ufficiali, Mattarella e Papa Bergoglio parleranno da soli, a quattr'occhi. E' ipotizzabile che la crisi economica, l'emergenza immigrazione e l'accoglienza ma anche il Giubileo straordinario ed i rapporti tra Stato e Chiesa siano tra i temi che saranno affrontati. Non dovrebbe mancare un accenno, anzi probabilmente qualcosa di più, anche alla persecuzione subita dai cristiani in diverse parti del mondo.

Al termine dei discorsi ufficiali, della presentazione delle delegazione e dello scambio dei doni il Presidente Mattarella si congederà dal Papa. Il Capo dello Stato incontrerà poi il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin ed il Segretario per i Rapporti con gli Stati, Monsignor Paul Gallagher.

Prima di lasciare il Vaticano, il Presidente Mattarella incontrerà anche il Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede. Successivamente è prevista una sosta nella Basilica di San Pietro dove il Presidente si raccoglierà in preghiera per qualche minuto prima di lasciare il territorio vaticano e rientrare così al Quirinale. 

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Quello di domani sarà il primo faccia a faccia tra il Papa ed il Presidente della Repubblica Italiana, eletto dal Parlamento in seduta comune lo scorso 31 gennaio.

Negli ultimi decenni i rapporti tra i Pontefici e gli inquilini del Quirinale sono stati molto intensi e spesso sfociati in amicizia. Basti ricordare il legame tra Giovanni Paolo II e Sandro Pertini, o quello tra lo stesso Papa Wojtyla e Carlo Azeglio Ciampi. Molto intenso anche il rapporto tra Benedetto XVI e Giorgio Napolitano.