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CEI, comunicato finale. Vicinanza al Papa, Giubileo, pace, Europa

Reso noto il comunicato finale del Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale italiana

Cardinale Zuppi |  | Daniel Ibanez / CNA Cardinale Zuppi | | Daniel Ibanez / CNA

Pronto e reso noto il comunicato finale del Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale italiana che si è svolto a Roma, dal 10 al 12 marzo, sotto la guida del Cardinale Presidente Matteo Zuppi. Giubileo, pace, Europa, alcuni dei temi trattati.

"Alla vigilia del dodicesimo anniversario dell’elezione al soglio pontificio, i Vescovi hanno voluto rinnovare la loro vicinanza al Santo Padre, in questo momento particolare di prova e di malattia, manifestandogli l’affetto filiale delle Chiese in Italia e assicurandogli la loro preghiera costante e corale", si legge subito nell'Introduzione del comunicato.

Giubileo, tempo di scelte coraggiose. Il primo paragrafo del testo. I Presuli "hanno concordato, con le parole del Cardinale Presidente, sulla necessità di dare vita a gesti concreti che incarnino lo spirito giubilare e a trasformare i segni dei tempi in segni di speranza”. È fondamentale “vivere il Giubileo - hanno rimarcato - come un tempo di rinnovamento delle relazioni, improntato al rispetto della dignità di ciascuno, alla pratica della giustizia sociale, alla ricerca della pace giusta, alla cura della Terra”. Si tratta di osare scelte coraggiose che permettano di rimettere i debiti, ridare respiro alle situazioni di vita asfittiche, condividere i beni con il povero". "E' inaccettabile – hanno rilevato i Presuli - che gli interessi siano talmente oppressivi da costringere a rinunciare a investimenti nella sanità, nell’istruzione e nel welfare. In riferimento all’Anno Santo, il Consiglio Permanente ha rilanciato l’appello del Papa a promuovere iniziative concrete per lenire le sofferenze dei detenuti, attraverso “forme di amnistia o di condono della pena” (Spes non confundit, 10), per favorire pene alternative e per attivare occasioni di giustizia".

"Sempre nell’ottica del rinnovamento, cardine del Giubileo, si muovono i passi del Cammino sinodale. Le Chiese in Italia si preparano a vivere la Seconda Assemblea nazionale, che si terrà a Roma dal 31 marzo al 3 aprile 2025, e che, come la Prima, sarà un’esperienza di Chiesa e di comunione. Raccogliendo la ricchezza dei vari contributi, il Consiglio Permanente ha affidato alla Presidenza della CEI, allargata ai Vescovi che fanno parte della Presidenza del Comitato nazionale del Cammino sinodale, l’approvazione della redazione finale del Documento che contiene le proposte da sottoporre all’Assemblea sinodale", si legge nel comunicato finale.

Poi, il grido alla pace. "I Vescovi hanno poi rivolto il loro sguardo alla situazione internazionale. Preoccupati, dunque, per lo scenario globale, i Vescovi si sono soffermati sulle tensioni crescenti e sul linguaggio della politica internazionale sempre più aggressivo, violento e divisivo. Da qui l’impegno, richiesto a tutti, per una maggiore cura del linguaggio, evitando la retorica bellicistica per tornare a parlare di pace, insieme alla riscoperta dell’importanza di iniziative multilaterali e del valore della diplomazia. In tal senso si muove anche l’appello rivolto più volte da Papa Francesco a ridurre le spese militari", riporta la nota firmata dai Vescovi italiani.

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Vocazione dell'Europa. "Le origini storiche e la vocazione alla pace dell’Europa comunitaria ne fanno un soggetto irrinunciabile e ne richiamano gli impegni sulla scena globale. Un’Europa che ha bisogno di recuperare i suoi valori fondativi – pace, libertà, democrazia, diritti, giustizia sociale – facendo risuonare la propria voce di pace. In un momento storico in cui si insiste sui temi della sicurezza e della difesa, è fondamentale – hanno ribadito - che tali preoccupazioni non diventino tamburi di guerra. In linea con l’espressione richiamata dal Cardinale Presidente “se vuoi la pace, prepara la pace”, i Vescovi hanno ricordato l’urgenza che gli investimenti pubblici siano indirizzati primariamente a sostenere le persone bisognose, le famiglie povere, le fasce sociali più deboli, ad assicurare a tutti adeguati servizi educativi e sanitari, a contrastare il cambiamento climatico", si legge nella nota.

Il Consiglio Permanente ha stabilito che il prossimo Congresso Eucaristico Nazionale si celebrerà, in maniera diffusa, a Orvieto e in alcune Diocesi limitrofe, nel 2027. Ha dunque approvato il programma dell’80a Assemblea Generale (Roma, 26-29 maggio) e il Messaggio per la Festa dei Lavoratori (1° maggio 2025) sul tema “Il lavoro, un’alleanza sociale generatrice di speranza”.

Sono state fatte anche alcune nomine che si possono rintracciare sul sito ufficiale della CEI.