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De Gasperi, il postulatore della Causa Vilotta: "La politica al servizio del Vangelo"

Parla il postulatore della Causa di beatificazione e canonizzazione dell'importante statista italiano

Alcide De Gasperi | Alcide De Gasperi | Credit pd Alcide De Gasperi | Alcide De Gasperi | Credit pd

Lo scorso 28 febbraio si è chiusa a Roma l'Inchiesta diocesana sulla vita, le virtù e la fama di santità per la Causa di beatificazione e canonizzazione di Alcide De Gasperi, l'importante statista trentino scomparso il 19 agosto 1954. Un uomo di profonda fede cristiana, un uomo che, nella sua vita, ha realizzato ponti piuttosto che innalzare muri. La sua vita alla sequela del Vangelo, di Dio. Il postulatore della causa è il dottor Paolo Vilotta. AciStampa lo ha intervistato per poter comprendere meglio lo svolgimento di questa importante Causa. 

 

Quando è iniziata la fase preliminare di questa inchiesta?

Dobbiamo fare un salto nel tempo perché già alla fine degli anni '80 iniziò una fase preliminare per poter avere i primi contatti, i primi documenti e la raccolta di testimonianze per accertarsi delle prove della fama di santità. All'epoca il territorio di giuridisdizione era Trento. Poi però, visto che le prove cominciavano a giungere dal mondo intero e da Roma, città in cui De Gasperi è vissuto a lungo, si è chiesto il trasferimento di competenza dell'Inchiesta nella Diocesi di Roma. Dobbiamo anche pensare che, in fondo, visto che la stessa sepoltura di De Gasperi avvenne nella Città Eterna, è qui che è continuata e sviluppata la devozione allo statista democristiano anche dopo la sua morte

 

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Fra i tanti documenti raccolti, quale ha colpito di più il suo cuore?

In questo caso non posso che parlare come Paolo, non come postulatore. Le scatole raccolte sono 24 , parliamo di migliaia di documenti, tutte riguardano la sua vita e il cammino sulle virtù cristiane. Ce ne sarebbero tanti di documenti da citare, ma quello che mi ha colpito di più riguarda la sua detenzione nel carcere durante il periodo fascista: per non lasciare vuoto il senso della catechesi per la sua famiglia, ecco che De Gasperi, dal carcere, ritaglia delle figure , raffigurando la vita di Gesù, da inviare nelle lettere alla sua famiglia , in particolare per le figlie . Questo mi ha commosso molto. Un uomo, uno sposo, un padre di famiglia che non dimentica il suo ruolo all'interno della famiglia stessa. Tutto ciò che testimonia che la dimensione della fede cristiana non veniva mai meno. 

 

E poi c'è il servizio alla politica. Altro punto importante.

Sì, certo. Il suo servizio alla politica senza il desiderio di applausi. E se questi venivano erano - per lui - rivolti allo statista, al Presidente del Consiglio, non all'uomo ovviamente. Tutto ciò ci dice quanta umiltà fosse presente nell'uomo Alcide. E poi, un servizio verso le sorelle ei fratelli, soprattutto alla luce del Vangelo. E poi dobbiamo sottolineare che De Gasperi - in questo servizio - fu soprattutto un costruttore di ponti. Le sue decisioni prese nell'ambito politico sono state sempre decisioni di alto valore morale: ma questo nasceva soprattutto dal suo senso di coerenza morale, appunto, di uomo di fede. 

 

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Fra le tante virtù di De Gasperi quale pensa possa essere la più attuale?

Beh, in fondo, tutte le virtù in sé hanno un carattere attuale in quanto le virtù vissute in grado eroico sono espressioni del Vangelo: e le Sacre Scritture sono sempre attuali. Lui le vive con una coerenza straordinaria! Una delle virtù che mi ha colpito profondamente rimanendo comunque il suo senso della speranza: se ci consideriamo opera quando ancora non poteva vedere i frutti del suo operato politico, eppure era cosciente che l'Italia - uscita fuori dalla Seconda Guerra mondiale - sarebbe rinata. Questa speranza non poteva che derivare dalla sua personale speranza in Dio, fiducia in Dio. De Gasperi, un uomo che guardava al verticale per agire nell'orizzontale: questa potrebbe essere la sintesi della sua biografia.