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Note storiche, il Vicariato di Roma, da Paolo IV al rinnovamento di Papa Francesco

Il cardinale Vicario è uno dei pochi che resta in carica anche in Sede Vacante

Il Palazzo di San Giovanni in Laterano sede del Vicariato |  | Diocesidiroma.it Il Palazzo di San Giovanni in Laterano sede del Vicariato | | Diocesidiroma.it

Non tutti magari ci pensano, ma il Vicariato di Roma la Curia della Diocesi romana è un parte del Vaticano. Per capirlo meglio abbiamo sempre le preziose Note storiche dell' Annuario Pontificio.

Tutto nasce e si sviluppa con la figura del Cardinale Vicario, il quale, in nome del Sommo Pontefice Vescovo di Roma, regge la Diocesi. "L'ufficio, con amplissime facoltà, veniva anticamente attidato, specie in casi di assenza del Sommo Pontefice da Roma, a un Cardinale o a un Arcivescovo o anche a un Vescovo".

Nel 1558 Papa Paolo IV nel 1558 stabilì che il Vicario di Roma fosse membro del Sacro Collegio.

E San Pio X, con la Costituzione Etsi nos del 1 gennaio 1912, diede al Vicariato di Roma un vero e proprio ordinamento. Si trattava di quattro uffici, il primo per il culto divino e per la visita apostolica, il secondo per la disciplina del clero e del popolo cristiano, il terzo per gli atti giudiziari, il quarto per l'amministrazione dei beni. Ai quattro uffici prepose quattro prelati, di nomina pontificia.

Passato il Concilio si arriva nel 1977 con Papa Paolo VI alla costituzione Vicariae Potestatis dell' 8 con un nuovo ordinamento per rendere " l'esercizio della potestà vicaria nella cura pastorale della Diocesi di Roma più consono agli orientamenti emersi dal Concilio Ecumenico Vaticano II e sempre più rispondente ai bisogni degli uomini del nostro tempo".

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Anche Giovanni Paolo Il ha proposto una nuova disciplina con la Costituzione Ecclesia in Urbe del 1988, che conferma i poteri già attribuiti al Cardinale Vicario che, "in nome e per mandato del Romano Pontefice, esercita il ministero episcopale di magistero, santificazione e governo pastorale della Diocesi di Roma con potestà ordinaria vicaria, nei termini stabiliti dal medesimo Pontefice".

Una nota interessante è che il Cardinale Vicario non cessa dal suo ufficio nella vacanza della Sede Apostolica.

C'è poi il Vicegerente, nominato dal Santo Padre e insignito del titolo di Arcivescovo, esercita la giurisdizione ordinaria vicaria in stretta comunione e in costante raccordo con il Cardinale Vicario, entro i limiti stabiliti.

I Vescovi Ausiliari sono Vicari Episcopali ed esercitano il loro ministero pastorale nel settore territoriale o nell'ambito pastorale per cui sono stati nominati. Insieme al Vicegerente e al Prelato Segretario formano il Consiglio episcopale della Diocesi, presieduto dal Cardinale Vicario.

Il Prelato Segretario, nominato dal Santo Padre su presentazione del Cardinale Vicario, ha il compito di moderatore degli Uffici del Vicariato. A lui spetta coadiuvare il Cardinale Vicario e il Vicegerente nell'esercizio delle loro funzioni, come pure di coordinare le attività connesse alla trattazione degli affari amministrativi e di curare che gli addetti del Vicariato svolgano fedelmente l'ufficio a loro affidato.

Il Vicariato si articola in uffici pastorali, uffici amministrativi e organi giudiziari. In particolare, presso il Vicariato sono costituiti due distinti Tribunali (quello Ordinario della Diocesi di Roma, quello Interdiocesano di Prima Istanza per le cause di nullità del matrimonio).

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