Roma , sabato, 1. marzo, 2025 10:00 (ACI Stampa).
Mercoledì prossimo, 5 marzo, con il rito delle Ceneri, inizia il periodo di Quaresima che si concluderà poi con la Settimana Santa e la Pasqua.
Dopo il messaggio per la Quaresima di papa Francesco anche alcuni vescovi italiani hanno iniziato ad inviare alle proprie comunità ecclesiali dei messaggi in preparazione a questo tempo, uno dei tempi “forti” della Chiesa.
La diocesi di Acireale, anche quest’anno, si prepara a vivere il tempo di Quaresima con il testo di riflessione “Quaresima per i fannulloni…alla scuola dei Santi” di P. Max Huot de Longchamp, giunto alla 20esima edizione. Il testo – che è stato presentato lo scorso 20 febbraio nella Cattedrale di Acireale - propone un percorso di quaranta giorni per prendere maggiore coscienza di ciò che ci rende cristiani: la resurrezione. Lo scritto è consigliato alla comunità diocesana dal vescovo, Antonino Raspanti che sottolinea come la Quaresima è “un tempo di grazia per riscoprire la fede attraverso gli scritti dei santi. In questo anno giubilare, cammineremo verso la Pasqua meditando la liturgia e la nostra Tradizione spirituale. Dedichiamo ogni giorno un quarto d’ora alla lettura per riaccendere la speranza e la gioia”.
“Siamo nell’Anno Santo Ordinario e cerchiamo di non sciupare questo tempo di grazia che, se vissuto bene, come una vera dieta spirituale, può decidere del nostro rapporto con il Signore e con i fratelli, lasciando una traccia efficace di rinnovamento nella nostra vita”, scrive il vescovo di Nocera Inferiore-Sarno, Giuseppe Giudice invitando a leggere e a meditare in questo tempo il numero 23 della Bolla di indizione del Giubileo Ordinario dell’Anno 2025, Spes non confundit, che “tanto bene può fare alla nostra vita di credenti”: “è la parola del Papa alla sua Chiesa, che vogliamo ascoltare con profondo rispetto ed attenzione per riscoprire nei nostri giorni la misericordia di Dio, il vero senso dell’indulgenza, e del Sacramento della Penitenza, segno eloquente di speranza e vita nuova”. Da qui l’invito, a cominciare dai parroci, a “fare di questo testo del Santo Padre oggetto di riflessione e preghiera personale, e di catechesi per il nostro popolo, rendendoci sempre più disponibili per il sacramento della riconciliazione, sacramento della guarigione e della gioia, e predisporre tempi e luoghi adatti per rieducare la gente ad un sacramento essenziale ma oggi poco frequentato”. Inoltre “è bene valorizzare anche la proposta delle 24 ore per il Signore, quest’anno il 28 e 29 marzo”.
Il vescovo di Teramo-Atri, Lorenzo Leuzzi, scrive ai giovani sottolineando che la Quaresima è “il cammino verso l'evento che condiziona la storia dell'umanità: la morte e la resurrezione di Gesù di Nazareth". Per il presule il cammino quaresimale è "il cammino dall'apparenza alla responsabilità!”. “Chi vive nell'apparenza – scrive Leuzzi - non ha bisogno di chiedere perdono. Chi vuole essere responsabile scopre che poteva fare di più e meglio”. E poi l’invito agli incontri foraniali "per camminare insieme e incoraggiarci ad essere pellegrini di speranza dove il Signore ci conduce".