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Cento anni fa, la canonizzazione del Curato d’Ars. Ecco come viene festeggiata

San Giovanni Maria Vianney ha dedicato tutta la vita al sacerdozio. Canonizzato cento anni fa, ad Ars si sta celebrando uno speciale Giubileo per lui

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Trascorreva fino a 17 ore in confessionale, ascoltando i penitenti che da ogni parte di Francia si riversavano nella cittadina di Ars solo per parlare con lui. Morto a 73 anni nel 1859, Giovanni Maria Vianney fu beatificato nel 1905 e canonizzato nel 1925. Per il centenario della sua canonizzazione, ad Ars si sta celebrando uno speciale Giubileo, iniziato con la festa di Ognissanti del 2024, che si intreccia e si arricchisce con il Giubileo della Chiesa universale, e che sarà ufficialmente chiuso l’1 novembre 2025.

Il santuario di Ars, che accoglie ogni anno circa 350 mila visitatori, ha sottolineato che i due Giubilei “si completano in modo ammirevole, perché avanzare nel cammino verso il cielo significa essere pellegrini di speranza”.

Ma chi era San Giovanni Maria Vianney? Di origini contadine, nato l’8 maggio 1786 a Dardilly, vicino Lione, è ancora analfabeta fino all’età di 17 anni, ma conosce a memoria molte preghiere e vive un forte senso religioso.

Si comincia ad accostare alla confessione, e poi alla comunione, in maniera clandestina, grazie ad un sacerdote che non ha giurato fedeltà alla Rivoluzione Francese. Sente la chiamata al sacerdozio, una strada non semplice proprio perché non istruito, nella quale viene aiutato da diversi sacerdoti, tra cui l’Abbé Balley, parroco d’Ecully. Così, a 29 anni, viene ordinato sacerdote il 13 agosto 1815.

Nel 1818 viene inviato ad Ars. È un villaggio di sole 230 persone, cui però Giovanni Maria Vianney si dedica anima e corpo. Fonda l’istituto “Provvidenza” per accogliere gli orfani, visita gli ammalati e i poveri, restaura la chiesa, organizza feste patronali.

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Soprattutto, confessa. Confessa incessantemente, sempre disponibile al perdono e all’ascolto, e la sua fama si diffonde in tutta la Francia. Ars diventa così “il grande ospedale delle anime”, con il curato che veglia e digiuna per l’espiazione dei peccati dei fedeli. Negli ultimi anni di vita, fino a 80 mila persone all’anno andavano a confessarsi da lui.

Il santuario a lui dedicato oggi è un punto di riferimento mondiale. Nel 1929, Pio XI, che lo aveva canonizzato, lo proclama “patrono di tutti parroci del mondo”, e trenta anni dopo, nel 1959, San Giovanni XXIII gli dedica l’enciclica Sacerdotii Nostri Primordia. Nel 2009, per il 150esimo anniversario dalla morte, Benedetto XVI indirà poi un Anno Sacerdotale, per “contribuire a promuovere l’impegno d’interiore rinnovamento di tutti i sacerdoti, per una loro più forte ed incisiva testimonianza evangelica nel mondo di oggi”.

Quali sono gli eventi più importanti del Giubileo? Il 9 febbraio, si è celebrato l’arrivo ad Ars del sacerdote, mentre il 31 maggio si ricorderà il centenario della sua canonizzazione. Il 4 agosto sarà poi celebrata la sua festa, mentre dal 12 al 18 ottobre 2025 il Cardinale Jean-Marc Aveline, arcivescovo di Marsiglia, predicherà ad un ritiro sacerdotale.