Marsiglia , giovedì, 20. febbraio, 2025 16:00 (ACI Stampa).
Creare un think tank Mediterraneo per produrre le prime riflessioni e poi continuare il loro sviluppo fornendo competenze e una rete agli attori economici, religiosi, educativi e associativi. É questo lo scopo dell' Odissea MED 25 – Bel Espoir, una nave scuola di pace.
L'idea nasce dopo gli Incontri del Mediterraneo di Bari (2020), Firenze (2022), Marsiglia (2023) e Tirana (2024), dall'associazione Mar Yam, l'associazione AJD - Bel Espoir e la diocesi di Marsiglia che organizzano il MED 25 Odyssey - il Bel Espoir. Da marzo a ottobre 2025, 8 mesi di navigazione, altrettanti convegni e festival tematici durante 30 scali sulle 5 sponde del Mediterraneo, con a bordo 200 giovani (in gruppi di 25), di ogni fede e religione. Tutti gli obiettivi del progetto mirano a promuovere la cultura del dialogo e costruire la pace con la convalida di ciascuna sessione di 15 giorni mediante una tesi che dà luogo a un certificato; l'elaborazione di un libro bianco sull'intero percorso da parte dei partecipanti alle otto sessioni e la costituzione di una rete di mutuo soccorso e di amicizia per la mobilità dei talenti.
L'evento è stato presentato oggi in Vaticano dal cardinale Jean-Marc Aveline, Arcivescovo di Marsiglia, dal cardinale. Juan José Omella Omella, Arcivescovo di Barcellona; dall'arcivescovo di Bari- Bitonto Giuseppe Satriano e da Padre Alexis Leproux, Vicario Episcopale di Marsiglia incaricato delle relazioni con il Mediterraneo.
È un progetto fuori dagli schemi ed inedito. "Su una barca, siamo obbligati a incontrarci. Che ci piaccia o no". Ecco il leitmotiv. E così, le origini, le culture e le religioni saranno volontariamente mescolate per creare otto equipaggi di 25 giovani dai 20 ai 35 anni. Ognuno farà una delle otto tappe di questo giro del Mediterraneo a vela. A cui si aggiungono 30 scali nei porti.
Il Bel Espoir II è una goletta a tre alberi di 29 metri con un pescaggio di 2,80 metri costruita nel 1944 in Danimarca per trasportare bestiame tra Copenaghen e Amburgo. In seguito all’operazione Thalassa del 1993, un afflusso di donazioni ne ha permesso il restauro. Nel 2017 sembrava essere giunta alla fine della sua vita, ma una nuova operazione di restauro ha permesso di salvarla. Dopo un cantiere importante, è stata in grado di salpare nuovamente nell’estate del 2023 e si prepara ora a navigare nel Mediterraneo.