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Turismo lento e pellegrinaggi spirituali, a piedi o in bicicletta ma anche in carrozzina

Presentate ad Assisi le statistiche della Statio Peregrinorum

Pellegrini in carrozina |  | Statio Peregrinorum Pellegrini in carrozina | | Statio Peregrinorum

A piedi è meglio. O magari in bicicletta e anche in sedia a rotelle con l’aiuto degli amici. é il turismo lento, il pellegrinaggio fatto per assaporare il cammino, che non è più importante della meta, ma serve a preparasi per viverla al meglio. 

Ad Assisi arrivano sempre più pellegrini in questo modo per fare un’esperienza spirituale di fronte alle reliquie del Santo. Le statistiche elaborate dalla Statio Peregrinorum raccontano di tanti camminatori, italiani e stranieri, amanti del turismo sostenibile che sono arrivati a piedi o in bicicletta percorrendo i diversi itinerari francescani. 

Le statistiche complete relative al 2024 raccolte ed elaborate dalla Statio Peregrinorum della Basilica di San Francesco sono state presentate questa mattina presso la Sala Stampa del Sacro Convento. 

Il numero totale dei pellegrini segna un nuovo record4483, uomini e donne in egual misura, e gli italiani crescono di numero, poi l’11,95% arriva dalla Germania, il 5,62% dagli Stati Uniti e il 5,18% dalla Francia.

Anche se gli ultrasessantenni rimangono la maggioranza e la motivazione principale che spinge ad intraprendere un cammino rimane quella religiosa .

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La Via di Francesco si conferma il cammino francescano maggiormente percorso dai pellegrini con l’80,93%.

Fra Marco Moroni, OFMConv, Custode del Sacro Convento ritiene “molto significativo il trend in crescita del turismo lento e del pellegrinaggio a piedi, come opportunità di tornare all’essenziale. E la ricerca dell’essenziale, da che mondo è mondo, è il primo passo di ogni cammino spirituale autentico”. E per Valter Stoppini e Fabrizio Leggio, rispettivamente sindaco e assessore al turismo di Assisi la città “rappresenta un punto di riferimento in questo settore, coniugando spiritualità, cultura, natura e un sistema di accoglienza di qualità”.

Il vescovo Luciano Paolucci Bedini parla dei volti dei pellegrini “che sono ciò che davvero conta, e prendendo atto di un turismo lento che riguarda soprattutto degli ultrasessantenni, dovremmo interrogarci e impegnarci maggiormente, come società e agenzie educative, per un maggior coinvolgimento dei giovani in questo tipo di esperienze, che sono sempre e comunque anche un viaggio interiore in profondità”.